domenica 28 gennaio 2024

Bilancio Napoli 2022/23: utile di 79,7 milioni con 79,6 milioni di plusvalenze e 72,5 milioni di ricavi da competizioni UEFA.

  


Luca Marotta

 

jstargio@gmail.com

 

Il bilancio al 30 giugno 2023 del Napoli si è chiuso con un utile di € 79.700.081, mentre il 2021/22 si era chiuso con un perdita di € 51.952.201,73.

Sull’esercizio 2022/23 hanno influito positivamente le plusvalenze pari a € 79,7 milioni, tra cui quella di Koulibaly e Fabian Ruiz, e i ricavi da competizione UEFA compreso il botteghino pari a € 72,5 milioni.

Nel 2021/22 il Napoli ha fatto ricorso all’indebitamento bancario sottoscrivendo due finanziamenti di UNICREDIT garantiti da SACE per un importo complessivo di 50 milioni di Euro.

L’esercizio 2020-2021 si era chiuso con una perdita di € 58.941.765 e nel 2019/20 si era registrata una perdita di € 18.971.803.

Le perdite conseguite negli esercizi precedenti hanno riguardato stagioni colpite dalla pandemia Covid-19.

Nel 2022/23 i ricavi della produzione sono aumentati del 104,1% e i costi della produzione sono aumentati dello 0,6%.

Nel 2022/23 il costo del lavoro allargato (personale + ammortamenti) è stato inferiore al fatturato netto, rendendo “importante” il conseguimento dei ricavi delle competizioni europee. Tuttavia, la strategia del Napoli, nell’ottica di una società commerciale, che si basa sul Player Trading, privilegia l’investimento in calciatori, per la successiva rivendita, trascurando l’investimento in infrastrutture sportive, basti pensare alla cifra investita in calciatori dal 2009/10 ha raggiunto la cifra di oltre 1 miliardo di Euro.

Il bilancio 2022/23, del Napoli mostra elevate disponibilità liquide per € 168.945.980 (€ 107.822.204 nel 2021/22), e il patrimonio netto risulta positivo per € 148.530.660 (€ 68.830.581 nel 2021/22).

Dal punto di vista sportivo, nella stagione sportiva 2022/23, il Napoli ha vinto il campionato di Serie A (3° con 79 punti nella stagione sportiva 2021/22).

In Coppa Italia ha perso agli ottavi con la Cremonese (nel 2021/22 ha agli ottavi con la Fiorentina).

Nella competizione UEFA Champions League 2022/23, il Napoli è stato eliminato ai quarti dal Milan. Nella competizione UEFA Europa League 2021/22, il Napoli è stato eliminato negli spareggi dal Barcellona.

La continuità aziendale.

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti attenzionati dall’ UEFA.

Gli amministratori hanno redatto il bilancio nella prospettiva della continuazione dell’attività.

La Società di Revisione RSM Società di Revisione e Organizzazione Contabile S.p.A. è giunta ad una conclusione sull'appropriatezza dell'utilizzo da parte degli amministratori del presupposto della continuità aziendale di cui sono responsabili dell’appropriatezza.

Per quanto riguarda la verifica del presupposto della continuità aziendale, nella Relazione del Collegio Sindacale, in base al principio di revisione 570, è scritto che l’operato della direzione è stato adeguato e “non foriero di criticità in un ragionevole orizzonte temporale di riferimento”.

La struttura dell’attivo.

Il totale dell’attivo risulta aumentato ed ammonta € 448,48 milioni (€ 355,18 milioni nel 2021/22). Il 36,1% delle attività è costituito da immobilizzazioni. Le immobilizzazioni materiali sono trascurabili, essendo pari a € 339.465 (€ 389.428 nel 2021/22), e non includono infrastrutture sportive.

Tra le immobilizzazioni immateriali l’avviamento risulta completamente ammortizzato. L’avviamento aveva un costo storico di € 19.538.462. Negli esercizi precedenti, l’avviamento era stato iscritto, con il consenso del Collegio Sindacale, per l’ammontare effettivamente pagato a tale titolo nell’ambito dell’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A. Il costo è stato ammortizzato considerando un periodo di recupero pari a dieci anni e l’ammortamento è stato completato il 30 giugno 2016.

La voce “Concessioni, licenze, marchi e diritti simili”, compresa tra le immobilizzazioni immateriali, fu rivalutata. Il marchio al 30 giugno 2020 era pari a zero, dopo la rivalutazione effettuata nel 2021, il valore iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 è stato pari ad euro 75.000.000.

Il 30 giugno 2023 tale voce è diminuita a € 67.500.000 a causa dell’ammortamento effettuato.

Nel 2019-20, tale voce risultava totalmente ammortizzata, con un costo storico di € 13.171.218 e riguardava l’acquisto dei marchi sociali, della denominazione e altri segni distintivi, dei trofei ed agli oneri accessori che hanno caratterizzato l’acquisto del ramo d’azienda dal fallimento della S.S. Calcio Napoli S.p.A..

Gli amministratori rivalutarono il marchio SSCN, ai sensi e per gli effetti dell’articolo 110 del D.L. 104/2020, convertito con modifiche nella L. 126/2020. Per stimare l’importo del valore economico del marchio secondo i principi di ragionevolezza, prudenza e dimostrabilità, fu conferito l’incarico a un professionista indipendente Docente Universitario, al fine di evitare rischi di sopravvalutazione con ingiustificato incremento di patrimonio netto.

La società si avvalse della facoltà prevista dalla norma anche dal punto di vista fiscale.

Gli amministratori accantonarono l’imposta sostitutiva del 3% del maggior valore iscritto in bilancio.

L’attivo circolante, pari a € 282.799.720 (€ 183.227.457 nel 2021/22) rappresenta circa il 63,1% dell’attivo e le notevoli disponibilità liquide, pari a € 168.945.980 (€ 107.822.204 nel 2021/22), incidono per il 37,7% sul totale dell’attivo. La parte non corrente dell’attivo circolante rappresentata dai Crediti verso enti-settore specifico oltre 12 mesi è di circa € 26.446.665 (€ 5.701.274 nel 2021/22), pertanto il capitale circolante netto è positivo per circa € 118,57 milioni (€ 4,2 milioni nel 2021/22).

I crediti verso la controllante Filmauro S.r.l., pari a € 15.787.558 (€ 15.420.449 nel 2021/22), riguardano prevalentemente il credito da consolidato fiscale per € 15.783.483.

I nuovi OIC hanno permesso di evidenziare i crediti verso società facenti capo alla stessa Capogruppo per Euro 197.484 (€ 195.613 nel 2021/22). Tali crediti riguardano Cinema Europa Srl per Euro 24.141; Olimpia 80 Immobiliare Srl per Euro 155.894; Auro Servizi Srl per Euro per € 15.288; Cineservices S.r.l. per € 586; S.S.C. Bari S.p.A.per € 1.575

Il Valore della Rosa.

Nel bilancio gli Amministratori del Napoli hanno tenuto a precisare che l’elenco dei diritti riportato nel prospetto relative alle movimentazioni dei diritti alle prestazioni dei calciatori “si riferisce solo a quelli acquisiti a titolo oneroso”,

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 93.270.237 (€ 97.746.501 nel 2021/22). Il decremento di € 4.476.294 è dovuto a investimenti per € 76,63 milioni, a cessioni per un valore contabile residuo di € 2,4 milioni, ammortamenti per € 78,33 milioni (€ 70,58 milioni nel 2021/22).

Dal 2009/10 risultano investimenti complessivi nell’acquisto di calciatori per circa € 1 miliardo. Trattasi di un importo notevole, pari all’investimento in uno stadio moderno a livello dei grandi club europei.

Nel bilancio della S.S.C. Napoli S.p.A., a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, i diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono ammortizzati “a quote decrescenti”. Pertanto la maggior parte dell’ammortamento è concentrato nel cosiddetto “periodo protetto”, che ha una durata di due anni per i calciatori acquistati con 28 anni compiuti, e di tre anni per i calciatori con meno di 28 anni all’atto della sottoscrizione del contratto. L’ammortamento “a quote decrescenti” permette di limitare l’esposizione in bilancio di ingenti minusvalenze, successivamente al termine del “periodo protetto”. 

Le aliquote evidenziate in bilancio risultano dalla seguente tabella:


Tra gli acquisti effettuati registrati nel bilancio 2022/23 spiccano: Kim-Him Jae (Fenerbahce Futball AS) per € 22.000.000; Raspadori Giacomo (US Sassuolo Calcio) per € 32.000.000 e Ostigaard Leo Skiri (The Brighton & Hove Albion Footbal Club Limited) per € 5.000.000.

 

Nel bilancio 2021/22 risultava contabilizzato valido per la stagione 2022/23 l’acquisto di Kvaratskhelia Khvicha dal Sapekhburto K'Lubi Dinamo Batumi Ltd. per € 11.500.000.

Nel 2020/21 risultava come investimento l’acquisto dal LOSC Lille di Osimhen, con una parziale contropartita in calciatori del Napoli.

 

Tra le cessioni nella tabella delle movimentazioni dei diritti pluriennali spiccano: Koulibalyi Kalidou (Chelsea Footbal Club Limited); Ruiz Pena Fabian (Sasp Paris Saint Germain Football) e Petagna Andrea (AC Monza spa).

Al 30 giugno 2023 il calciatore col valore contabile residuo più elevato risulta Raspadori Giacomo con € 19,2 milioni.

Dopo la chiusura dell’esercizio il Napoli ha effettuato l’acquisto di diritti pluriennali alle prestazioni calciatori per € 57 milioni e acquisizioni di prestiti per € 0,4 milioni.

Inoltre il club partenopeo ha effettuato delle cessioni a titolo definitivo realizzando plusvalenze per a Euro 47,6 milioni e cessioni temporanee per Euro 1,2 milioni. Parallelamente, la Società ha concluso acquisizioni di diritti alle prestazioni di calciatori a titolo definitivo per Euro 57 milioni e acquisizioni temporanee per Euro 0,4 milioni.

Secondo gli Amministratori, come nell’esercizio precedente, “il settore giovanile continua a rappresentare un asset ritenuto strategico ai fini della crescita del patrimonio aziendale, sul quale la società pone sempre di più una particolare attenzione per l'implementazione e lo sviluppo del potenziale sportivo della prima squadra”.  In tale ottica sono stati destinati investimenti in linea con gli obiettivi.

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente. Al 30.06.2023 SSC Napoli Spa non ha problemi per adempiere a questa regola.

Il Patrimonio Netto è positivo e ammonta a € 148.530.660 (€ 68.830.581 nel 2021/22).. Rispetto al 30 giugno 2022, risulta aumentato di € 79,7 milioni, ossia del 115,8%.

La variazione è dovuta all’utile di esercizio per € 79.700.081.

 

Le riserve di rivalutazione, originate dalla rivalutazione del Marchio, risultano invariate e ammontano a € 51.951.202.

Il capitale sociale pari a € 501.000 è interamente sottoscritto e versato ed è suddiviso in n. 501 azioni ordinarie del valore nominale di Euro 1.000 cadauna. La società Filmauro S.r.l. possiede n. 500 azioni e il Signor Aurelio De Laurentiis possiede n. 1 azione.

I mezzi propri finanziano il 33,1% del totale delle attività e risultano superiori al valore netto dei diritti pluriennali.

La struttura delle Passività.

Fino al bilancio 2018/19, il bilancio del Napoli, rispetto ad altri bilanci di squadre di calcio, si differenziava per il fatto che esponeva la voce ratei e risconti passivi con un importo molto basso (€ 10.500 nel 2018-2019), in altre parole, non necessitava di finanziare le attività in corso, con i mezzi finanziari forniti dai ricavi della stagione sportiva successiva, come ad esempio una campagna abbonamenti anticipata

I debiti nella voce acconti, pari a € 12.620.219 (€ 1.486.933 nel 2021/22), sono evidenziate le fatturazioni anticipate di proventi la cui competenza economica ricade negli esercizi successivi. Tra cui, gli acconti per sponsorizzazioni e licenze della stagione 2023/2024 per Euro 12.617.139 (Euro 1.485.000 l’esercizio precedente.

Il totale della voce “debiti” è pari a € 263.480.945 (€ 258.967.135 nel 2021/22) e risulta in aumento dell’1,7%.

L’importo maggiore riguarda i debiti verso Enti Settore Specifico per € 88.693.789 (per € 97.326.986 nel 2021/22).

Nel 2021/22 il Napoli ha sottoscritto con UNICREDIT due contratti di finanziamento, assistiti da garanzia rilasciata dalla SACE, di cui il primo per Euro 44.500.000, rimborsabili a far data dal 31 dicembre 2024 ed il secondo per Euro 5.500.000 rimborsabili a far data dal 31 marzo 2024.

Il primo finanziamento i 45.000.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%; il secondo finanziamento di € 5.500.000 prevede un tasso fisso dello 0,75%.

Il primo, finanziamento è garantito da SACE, al tasso fisso di interesse pari allo 0,75% e con una commissione SACE, calcolata solo sul 90% circa dell’importo finanziato, che oscilla tra lo 0,5% e il 2%;

Il secondo, è garantito da SACE all’80% circa, al tasso fisso di interesse pari allo 0,75% senza commissioni,

Nel 2022-2023 i debiti bancari ammontano a € 51.614.070 (€ 51.970.131 nel 2021/22). L’ammontare in scadenza oltre 12 mesi, commissione SACE compresa, è pari a € 50.524.973 (€ 51.614.070 nel 2021/22)

I debiti verso la controllante pari a € 18.951.599 (€ 861.712 nel 2021/22), riguardano per Euro 149.851 debiti commerciali verso Filmauro; € 2.121.333 debiti per Iva di Gruppo ed € 16.680.415 come debiti da consolidato fiscale.

I debiti verso fornitori ammontano ad € 36.353.206 (nel 2021/22: € 42.278.897), di cui € 16.536.024verso fornitori nazionali.

I nuovi principi contabili OIC hanno permettono di evidenziare i debiti verso imprese sottoposte al controllo della controllante per Euro 1.024.400 (€ 780.800 nel 2021/22), di cui € 24.400 verso Cineservices srl e Auro Servizi S.r.l. per € 1.000.000.

I debiti finanziano circa il 58,7% dell’attivo (72,9% nel 2021/22).

Nel bilancio 2022/23 la voce ratei e risconti passivi è valorizzata per € 5.340 (€ 5.340 nel 2021/22).

La Posizione Finanziaria Netta.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.

Il risultato della somma algebrica, non deve essere superiore al fatturato netto

La posizione finanziaria netta è positiva per € 67.0 milioni (-€ 7.3 milioni nel 2021/22).

Nel 2022/23 sono evidenziati, debiti finanziari per 51,6 milioni di Euro

I crediti verso Enti settore specifico ammontano a € 56.425.911 (€ 34.274.78 nel 2021/22). Il maggior credito riguarda il Chelsea per Koulibaly per € 20 milioni; seguito da Peri Saint Germain per Fabian Ruiz per € 15 milioni; dal Monza per Petagna per la cifra di € 11.250.000 e dal Parma per Inglese per la cifra di Euro 4.500.000.

I debiti verso Enti settore specifico ammontano a € 88.693.789 (€ 97.326.986 nel 2021/22). Il maggior debito riguarda Sassuolo per € 25.000.000; LOSC Lille per Osimhen per € 21.965.256; Fulham Football Club Limited per Zambo Anguissa Andrè Frank per € 10.202.349; Hellas Verona per Baldini per € 12 milioni.

Al 30.06.2023, il Napoli evidenzia debiti tributari non correnti per € 18.017.054 esigibili oltre l’esercizio successivo.

Trattasi di rateizzazioni derivanti da provvedimenti legislativi, che hanno permesso di rateizzare oltre l’esercizio successivo; pertanto, nel 2022/23, il club partenopeo non ha problemi per quanto riguarda il “net debt” ai fini del Fair Play Finanziario.

Al 30.06.2023, non emergono debiti finanziari per lo stadio e/o infrastrutture sportive.

I Debiti con dipendenti, fisco ed Enti Previdenziali.

I debiti verso il personale per retribuzioni ammontano a circa € 14.899.561 (€ 10.231.209 2021/22). I debiti verso il personale per rateo 13° mensilità sono pari a € 62.431 (€ 57.160 nel 2021/22).

Esistono debiti verso il personale per competenze maturate e non liquidate per € 5.297.070 (€ 3.689.504 nel 2021/22).

Nella nota integrativa è scritto che le retribuzioni dei tesserati sono state regolarmente corrisposte, alla data di redazione del bilancio, fino alla mensilità di maggio 2023

I debiti per imposte differite iscritti tra i fondi rischi sono pari a circa € 34.521.796 (€ 24.540.018 nel 2021/22) e rappresentano un debito tributario per “fiscalità latente” per differimento delle imposte dovute sulle plusvalenze realizzate, per espressa previsione normativa.

I debiti tributari complessivi ammontano a € 32.268.977 (44.824.575 nel 2021/22), di cui le Ritenute su retribuzioni lavoratori. dipendenti e assimilati - rateizzate ammontano a 23.496.909.

Tra gli altri fondi e rischi pari a € 1.163.807 figurano: Contenziosi personale dip. Per Euro 1.093.395; Contenziosi legali per Euro 10.000 e Rischi diversi per Euro 60.412.

Gli amministratori hanno dichiarato che non sussistono debiti scaduti e non pagati.

Il Napoli ha usufruito della possibilità, prevista dai provvedimenti legislativi assunti dal Governo in contrasto all’emergenza sanitaria Covid-19 per rateizzare.

Per il contenzioso civile gli amministratori hanno dichiarato che non possano derivare significative passività.

Anche per i debiti verso Istituti previdenziali, pari a € 567.435 (€ 3.126.865 nel 2021/22), gli Amministratori hanno scritto che non si segnalano debiti scaduti e non pagati

LA QUESTIONE OSIMHEN

Nel Bilancio è scritto che sono in corso indagini della Procura della Repubblica legate al trasferimento nell’anno 2020, di Victor Osimhen dal Losc Lille, su impulso delle indagini avviate dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Giudiziario di Lille (Francia) a carico di persone legate alla precedente proprietà del Losc Lille.

La Procura della Repubblica presso il Tribunale di Napoli ha richiesto e ottenuto, dal Giudice per le indagini preliminari, l’archiviazione del procedimento in relazione alle ipotizzate violazioni di natura fiscale.

Tuttavia una residuale ipotesi oggetto di indagine fu trasmessa, per competenza territoriale, all’attenzione della Procura della Repubblica di Roma.

Nel mese di gennaio 2024, notizie di stampa hanno riportato che la procura di Roma ha chiuso l'indagine che vede indagato il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, per l'accusa di falso in bilancio.

Come nell’esercizio precedente, nel Bilancio è scritto che la società ritiene, sulla base delle indicazioni fornite dai propri consulenti, che non sussistono, ad oggi, passività potenziali derivanti dal procedimento in corso.

Nello scambio con il club francese LOSC Lille fu acquistato Osimhen e furono ceduti Manzi Claudio, Orestīs Karnezīs; Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Luigi Liguori per complessivi € 14.327.657 con plusvalenze per complessive per € 12.921.014.

In precedenza il Napoli acquistò Palmieri Ciro e Liguori Luigi a parametro zero.La cessione al Losc Lille permise di realizzare plusvalenze, precisamente Palmieri Ciro per € 7.026.349 e Liguori Luigi per euro 4.071.247

Orestīs Karnezīs fu cedeuto al LOSC Lille per € 5.128.205, con una plusvalenza di € 4.928.205.

Manzi Claudio fu ceduto al LOSC Lille per € 4.021.762 con una plusvalenza di € 4.021.562;

Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni. Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Luigi Liguori al LOSC Lille, il 20.09.2020, per € 4 milioni.

Il sito web Transfermarkt riporta anche la cessione di Ciro Palmieri per       7,00 mln €.

Il Rendiconto Finanziario.


L’incremento di disponibilità liquide è stato pari a € 61,12 milioni. Tale incremento è stato determinato da flussi di cassa della gestione corrente positivi per € 145.466.660, da deflussi di cassa generati dalla gestione degli investimenti che hanno assorbito € 83.985.821 e da deflussi dell’attività di finanziamento per € 356.063. 

Tra i flussi di cassa della gestione corrente risulta che l’autofinanziamento economico ha generato flussi positivi per 199.976.646 e le variazioni del capitale circolante netto hanno generato flussi negativi per 13.360.548 e le altre rettifiche hanno generato flussi negativi per 41.150.438.

Sull’attività di investimento ha influito l’incremento dei diritti pluriennali prestazioni calciatori che ha comportato deflussi di cassa pari a 77.338.790, finanziato in parte da disinvestimenti per € 2.775.383.

La Gestione Economica.

I costi della produzione, pari a 242.559.928 (€ 241.171.517 nel 2021/22), sono inferiori rispetto al valore della produzione, che è pari a € 359.264.354 (€ 175.995.109 nel 2021/22), determinando una differenza positiva per € 116.704.426 (-€ 65.176.408 nel 2021/22).

Il valore della produzione, comprensivo delle plusvalenze, aumenta del 104,1%; mentre i costi della produzione aumentano dello 0,6%.

In sintesi, il Napoli, nel periodo 2022-23, ha speso in misura inferiore rispetto a quanto abbia guadagnato, a causa della crescita esplosiva delle plusvalenze superiore anche a quella dei ricavi ordinari.

 Il trend storico mostra che dal 2012-2013 al 2019-20 il Napoli aveva adeguato il livello di alcuni costi al valore della produzione e non al valore del fatturato netto. Nel 2016-2017, sembrava che il volume dei costi si fosse, invece, adeguato anche al livello del fatturato netto non considerando i proventi eccezionali contenuti nel valore della produzione, rappresentati dalle plusvalenze. Tuttavia alcuni costi si mostrano “rigidi” nella fase calante del rendimento sportivo, per via della durata pluriennale dei contratti, a meno che si proceda allo “smobilizzo”.

Nel 2022/23 i ricavi tornano a sovrastare i costi grazie alle plusvlenze.

Il grafico mostra e sembra rafforzare la considerazione fatta.  

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR) del valore della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, è del 20,04%, ciò significa che il valore della produzione dal 2005 è cresciuto in media del 20,04% circa all’anno. Il CAGR del valore della produzione negli ultimi 5 anni è positivo del 3,7%.

 

Occorre ribadire che per essere competitivi a certi livelli, alcuni costi, come quelli del personale, diventano “rigidi”, almeno nel breve termine.

I costi della produzione, pari a € 242.559.928 (nel 2021/22: € 241.171.517), rispetto all’anno precedente, aumentano dello 0,6% circa.

A confermare la tesi della rigidità di alcuni costi, una volta raggiunti determinati livelli, è il fatto che i costi della produzione hanno seguito una fase di continua crescita tranne l’esercizio 2014/2015, in cui hanno registrato un rallentamento, per poi continuare ad aumentare negli esercizi successivi fino al 2020/21 franati solo dalla pandemia per poi riprendere.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), dei costi della produzione, calcolato dal 30 giugno 2005, considerando 19 anni, è del 15,8%, mentre negli ultimi 5 anni è negativo dello 0,76%.

Il principale costo della produzione è quello del personale. Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), del costo del personale, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 13,66%, mentre negli ultimi 5 anni è in diminuzione del 3,8%.

Il tasso di crescita annuale composto (CAGR), degli ammortamenti, calcolato dal 30 giugno 2005 è del 17,5%, mentre negli ultimi 5 anni è dello 0,2%.

I Ricavi.

Il fatturato netto, con esclusione dei proventi rivenienti dalla cessione a titolo definitivo e temporanea dei calciatori, rappresenta il 76,56% (87,2% nel 2021/22) del valore della produzione, mentre le plusvalenze, i ricavi da cessione temporanea calciatori e gli altri proventi derivanti dalla gestione calciatori rappresentano il 21, 3% (7,27% nel 2021/22) del valore della produzione.

I Ricavi da gare sono aumentati di € 25.789.670, da € 12.109.322 a € 37.898.992. L’incidenza di tale voce sul valore della produzione e pari al 10,55%. La voce relative alle Gare Campionato ammonta a € 37.898.992 (€ 9.981.410 nel 2021/22); Gare Coppe Internazionali a 12.508.187 (€2.005.582 nel 2021/22); Gare Coppa Italia 240.938 (18.654 nel 2021/22) e Altre gare - amichevoli 456.563 (62.598 nel 2021/22)

Gli abbonamenti riportano ricavi per

Abbonamenti Gare Campionato per € 3.214.768

Abbonamenti Gare Internazionali per€ 311.252

I ricavi commerciali hanno registrato complessivamente un decremento del 3,8%, passando da € 37,27 milioni a € 58,65 milioni. Tali ricavi incidono per il 16,3% sul valore della produzione.

I proventi da sponsorizzazioni ammontano a € 42.224.028 (€ 30.559.479 nel 2021/22), registrano un incremento di € 11.664.549 pari al 38,2%.

Gli Sponsor ufficiali hanno contribuito con € 914.218 (€ 10.865.230 nel 2021/22). Il contributo dello Sponsor tecnico rimane invariato a € 100.000. Gli Sponsor istituzionali hanno contribuito con € 5.591.667 (€ 8.071.667 nel 2021/22), i Partner commerciali con € 469.247 (€ 3.625.781 nel 2021/22) e le Altre sponsorizzazioni con € 7.364.963 (€ 6.563.401 nel 2021/22). Nel 2022/23 figurano anche i “Regional Sponsor” con € 2.637.500 (€ 550.736 nel 2021/22).

Il Global Partner ammonta a € 12.127.573; i Principal Sponsor ammonta a 4.500.000 Official Sponsor ammontano a € 3.545.000; Local Partner ammontano a € 1.563.634.

Gli altri proventi pubblicitari registrano un decremento del 34,5% e ammontano a € 94.000 (€ 143.500 nel 2021/22) e si riferiscono a ricavi derivanti dalla vendita di spazi pubblicitari posizionati all’interno di prodotti editoriali e multimediali commercializzati nell’esercizio.

Nel bilancio 2022/23, i Proventi commerciali e royalties aumentano di 9.764.917 Euro, passando da € 6.568.573 a € 16.333.490. In particolare i proventi da licensing diminuiscono da € 591.236 a € 1.502.491. Tale voce si riferisce a ricavi prodotti dallo sfruttamento del marchio “SSC Napoli”. I Proventi da merchandising risultano pari a € 14.713.799 (€ 5.893.826 nel 2021/22).

La voce “Proventi vari” ammontano a € 1.413.000(€ 1.389.250 nel 2021/22).

I Proventi da cessioni diritti radiotelevisivi aumentano di € 71.132.391 da € 89.847.745 a € 160.980.136.

L’incidenza sul valore della produzione è del 44,8%. La variazione è stata positiva per il 79,2%.

I ricavi relativi alle competizioni UEFA aumentano di Euro 60.125.183, da 16.547.817 a € 76.673.000.

I diritti TV nazionali aumentano di € 10.612.839, da € 68.167.059 a € 78.779.898.

I diritti Tv per le amichevoli hanno fruttato € 377.238 (€ 132.869 nel 2021/22). Gli altri proventi TV ammontano a € 5.150.000 (€ 5.000.000 nel 2021/22).

Il grafico seguente mostra la dipendenza del fatturato netto dai diritti TV che nel 2022/23 è del 58.5%. Dal 2010/11 è sempre stata superiore al 50%.

Il Player Trading.

Nel 2022/23 il risultato del Player Trading è negativo per 1,86 milioni di Euro, in altre parole, il risultato della gestione economica relativa ai trasferimenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori non è riuscito a coprire il costo degli ammortamenti, che a partire dall’esercizio chiuso al 30 giugno 2008, sono calcolati sulla base di piani di ammortamento a quote decrescenti, correlati all’intera durata contrattuale dei singoli rapporti.

Nel 2021-2022 il risultato del Player Trading era negativo per 57,8 milioni di Euro

Nel 2020-2021 la gestione del Player Trading è risultata negativa per 60,4 milioni di Euro.

Nel 2019-2020 la gestione del Player Trading è risultata negativa per 22,5 milioni.

Nel 2018-2019 la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 10,12 milioni, grazie alla plusvalenza di Jorginho (€ 59.730.000) e Hamsik (€ 19.996.869).

 Duvan Zapata (€ 19.735.530).

Nel 2017-2018 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 33,35 milioni.

Nel 2016-2017 la gestione del Player Trading era risultata positiva per € 30,45 milioni, grazie alla plusvalenza di Higuain.

Nel 2015-2016 la gestione del Player Trading è risultata negativa per € 38,5 milioni.

Nel 2014-2015 la gestione del Player Trading è stata negativa per € 34,1 milioni.

Nel 2013-2014, grazie alla plusvalenza di Cavani, la gestione del Player Trading è risultata positiva per € 3,88 milioni.

Le Plusvalenze da cessione diritti pluriennali calciatori ammontano a € 79.641.174 (€ 10.792.854 nel 2021/22) e incidono sul valore della produzione per il 22,2%.

L’importo delle plusvalenze ha riguardato Koulibaly Kalidou, ceduto al Chelsea, con una plusvalenza di € 41.951.995; Ruiz Rena Fabian con una plusvalenza di € 21.522.600; Petagna Andrea con una plusvalenza di € 9.004.180; Luperto Sebastiano con una plusvalenza di € 2.999.366; Ounas Adam con una plusvalenza di € 2.025.096; Ferrari Franco con una plusvalenza di € 267.500; D’Ursi Eugenio con una plusvalenza di € 182.624 e Rocco Antonio con una plusvalenza di € 5.000.

Sono stati rilevati Ricavi da cessione temporanea prestazioni calciatori per un Totale di € 2.625.000 (€ 8.656.540 nel 2021/22), riguardano: Nikita CONTINI B. U.C. (Sampdoria S.p.A.) per € 50.000; Nikita CONTINI B. (Reggina 1914 S.r.l.) per € 25.000; Andrea PETAGNA (A.C. Monza S.p.A.) per € 2.500.000 e Eugenio D'URSI (Calcio Foggia 1920 S.r.l.) per € 50.000.

La voce relativa agli ammortamenti dei diritti alle prestazioni sportive pluriennali dei calciatori ammonta a € 78.330.440, mentre nel precedente esercizio era pari a € 70.579.676, evidenziando un incremento dell’11,0%. Gli ammortamenti, rispetto al 2012-2013, risultano comunque nettamente superiori, poiché, allora, erano pari a € 35.633.137.

I Costi.

I costi del personale sono diminuiti del 14,6%, da € 130.352.802 a € 111.261.761. In nota integrativa è scritto che il totale dei compensi corrisposti ai tesserati è pari a circa il 95% del totale dei compensi corrisposti al personale dipendente.

La voce salari e stipendi del personale tesserato è diminuita di € 19.611.364 (-€ 23.987.498 nel 2021/22; +€ 12.965.938 nel 2020-21; -€ 6.893.333 nel 2019-20; +€ 16.715.615 nel 2018-19; +€ 18.092.640 nel 2017/18; + € 14.357.475 nel 2016-17), da € 125.397.492 a € 105.786.128.

I compensi contrattuali allenatori aumentano di € 583.982, da € 6.638.111 ad € 7.222.093 ed incidono per il 6,5% (5,1% nel 2021/22) sul costo totale del personale.

I compensi contrattuali calciatori diminuiscono di € 19.956.758, da € 109.690.271ad € 89.733.513.

I compensi contrattuali calciatori della parte variabile legata ai risultati sportivi, aumentano di € 446.812, da € 3.588.172 ad € 4.034.984.

Gli altri costi del personale, diminuiscono di € 359.932, da € 553.451 a € 193.519.  

Il numero medio dei dipendenti nel 2022/23 è stato di 193.519 (113,49 nel 2021/22), di cui 36,50 calciatori (38,33 nel 2021/22).

L’incidenza del costo del personale sul fatturato netto, ai fini del Fair Play Finanziario, è del 40,5%, mentre, l’incidenza sul valore della produzione è del 84,9%.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Nell’effettuare la valutazione per una determinata stagione sportiva da disputarsi si considera per il Costo del Lavoro Allargato il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze.

Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore risulterebbe di 0,752.

Gli ammortamenti e le svalutazioni totali sono aumentati del 14,1%.

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 4.648.472 (€ 3.852.647 nel 2021/22).

L’importo maggiore riguarda le locazioni operative per 2.757.349 (2.158.076 nel 2021/22), seguito dall’affitto centro tecnico, campi sportivi e concessione uso stadio per € 1.305.411 (€ 1.300.411 nel 2021/22).

I Costi per prestazioni di servizi registrano un incremento di circa il 53,5% (-25,3% nel 2021/22) ed ammontano a € 25.588.081 (€ 16.672.044 nel 2021/22).

L’incremento è stato causato soprattutto dall’aumento dei costi specifici tecnici.

I costi specifici tecnici (scouting e gestione tecnica per la produzione TV), crescono di 3.439.052 da € 4.742.827 a € 8.181.879. Nella voce “Costi Specifici Tecnici”, in genere, sono inclusi anche i compensi corrisposti agli agenti, per consulenze tecnico sportive rese da terzi in fase di contrattualizzazione e costi per l’osservazione di calciatori. e i costi sostenuti per l’organizzazione di gare amichevoli e per la gestione tecnica ed organizzativa degli impianti televisivi a supporto delle relative trasmissioni

Il compenso agli amministratori ammonta a 2.506.274 (2.354.600 nel 2021/22) e risulta aumentato.

La tabella seguente mostra l’evoluzione nel tempo del risultato di esercizio e del compenso agli amministratori, che complessivamente ha superato la cifra di € 39,6 milioni mentre l’aggregato dei risultati netti di esercizio dal 2004/2005 è positivo per circa € 78,6 milioni.


La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

I nuovi requisiti di stabilità sono un'evoluzione dei requisiti del pareggio di bilancio (“Break-even rule”).

Il risultato prima delle imposte 2021-2022 risulta negativo per € 65.572.629.

Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo per € 77.948.091.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per € 19.745.086.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta positivo per € 47.846.735.

In ogni caso, la somma algebrica dei risultati prima delle imposte per gli esercizi 2020, 2021, 2022 e 2023 risulta negativa € 45.460.268; pertanto, bisognerebbe approfondire l’entità dei costi non rilevanti e l’entità dell'impatto finanziario negativo del COVID-19.

Inoltre, si deve considerare che il regolamento permette di escludere alcuni costi come quelli riguardanti il settore giovanile.

Conclusioni.

L’esercizio 2022/23, dal punto di vista sportivo è stato caratterizzato dalla vittoria del campionato di Serie A, mentre dal punto di vista economico è stato caratterizzato dalla realizzazione di ingenti plusvalenze e di proventi derivanti da competizioni UEFA.

Gli Amministratori ritengono che, “con riferimento all’evoluzione futura è possibile ritenere che, nonostante le gravi difficoltà del settore di appartenenza, la SSCN sarà comunque in grado di fronteggiare le necessità finanziarie che si potrebbero presentare nel corso dell’esercizio 2023/2024”, ciò anche grazie alla corrente disponibilità di patrimonio e di risorse di cassa.

Nel 2023/24 il Napoli ha superato la fase a gironi della Uefa Champions League, approdando agli ottavi, tuttavia ha già avvicendato l’allenatore, che era subentrato a Spalletti.

L’obiettivo di crescita degli Amministratori è quello di puntare sui settori in grado di generare ricavi aggiuntivi come il merchandising.

Altro obiettivo è quello di “efficientare e razionalizzare” il comparto sportivo.

Gli Amministratori hanno scritto che “si può ragionevolmente ipotizzare che l’andamento economico della Società a fine periodo possa esprimere sostenibilità ed equilibrio garantendo pertanto l’integrità del patrimonio netto della stessa”.

 

sabato 20 gennaio 2024

Bilancio di SSC Bari Spa 2022/23: perdita di Euro 2,14 milioni


Luca Marotta

jstargio@gmail.com

 SSC Bari Spa ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2023 con una perdita di Euro 2.140.140,70. Nel 2021/22 la perdita è stata di € 7.013.989 e nell’esercizio 2020/21 fu di € 7.458.513.

L’Assemblea dei soci ha deliberato la copertura integrale della perdita maturata al 30 giugno 2023, mediante parziale utilizzo della riserva costituita con versamenti in conto copertura perdite per Euro 1.383.238,16 e, per la parte restante pari a € 756.902,54, mediante l'utilizzo parziale della riserva di rivalutazione, generata dalla rivalutazione del marchio.

 Pur in presenza di un Patrimonio Netto negativo per € 4.662.677 non ricorrono le prescrizioni previste dagli art. 2446 (“Riduzione del capitale per perdite”) e 2447 c.c. (“Riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale”) poiché il ripianamento della perdita del 2021 è stato rinviato al 30 giugno 2026 ex art.6 D.L. 23/2020.


Dal punto di vista sportivo la società nel 2022/23 ha terminato la regular season del campionato di Serie B al Terzo posto con 65 punti. Acquisendo il diritto a partecipare ai play-off per la promozione in Serie A, dove ha perso la finale col Cagliari con lo Stadio tutto esaurito con oltre 58 mila spettatori.

 

La continuità aziendale della società, è garantita dal supporto finanziario della proprietà e può tener conto del fatto che l’azionista unico si è impegnato formalmente a sostenere finanziariamente il club.

 

Il patrimonio netto, che rappresenta i mezzi propri, è negativo per Euro - 4.662.677 (negativo per Euro - 6.601.611 al 30.062022; positivo per Euro 1.688.967 al 30.06.2021). L’indice di solvibilità totale pari a 0,8 (0,62 nel 2021/22), sta ad indicare che nella sostanza le attività sono insufficienti per pagare le passività.

La riserva di rivalutazione è diminuita da 3.905.987 a 756.903 per la copertura della perdita al 30.06.2022.

La Riserva in conto Future Perdite di Esercizio aumenta da Euro 3.864.904 a Euro 4.079.076.

Nel 2022/23 l'azionista unico ha conferito in c/capitale dei crediti per un importo complessivo pari a 1.329.076 e dei finanziamenti infruttiferi, che aveva effettuato per Euro 2.750.000.

Con l'approvazione del Bilancio al 30 giugno 2022, tale Riserva è stata utilizzata per Euro 3.864.904, per il parziale ripianamento della perdita sofferta.

 

Tra le attività emerge il Marchio, rivalutato nel 2020/21, che rappresenta il 26,7% dell’attivo. La rivalutazione del marchio è servita a creare riserve di rivalutazione utilizzabili per la copertura di perdite. Il marchio fu rivalutato per € 5.500.000 generando riserve di rivalutazione per € 5.322.854 al netto dell’imposta sostitutiva. Al 30.06.2023 è esposto per € 4.950.000.

Il valore netto contabile del Marchio al 30 giugno 2021, prima della rivalutazione, era pari a Euro 12.521, con la rivalutazione il valore iscritto in bilancio al 30 giugno 2021 era pari ad euro 5.500.000.

I diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori risultano pari a € 1.504.010 rappresentano l’8,1% dell’attivo. Tra gli acquisti effettuati figurano SCHEIDLER Aurelien dal Dijon Football per Euro 1.700.000; Zuzek Zan FC dal Koper per Euro 250.000; VICARI Francesco dalla società Spal S.r.l. per Euro 100.000; BELLOMO Nicola dalla Reggina 1914 S.r.l. per Euro 500; MATINO Emmanuele dal Potenza Calcio S.r.l. per Euro 70.000 e MORACHIOLI Gregorio dall’A.C. Renate per Euro 40.000.

I Crediti dell’attivo circolante ammontano a € 11.730.390 (€ 4.545.897 nel 2021/22), di cui € 4.372.393 (€ 2.165.784 nel 2021/22) per Crediti verso Clienti, oltre a Crediti da Consolidato fiscale per € 2.398.226.

Nei crediti vs altri pari a € 593.930 sono inclusi i Crediti verso Enti Settore Specifico pari a Euro 365.000 (Euro 0 al 30.06.2022)

Tali crediti riguardano:

-U.C. Sampdoria S.p.A. per Leonardo Benedetti per € 225.000;

-Atalanta Bergamasca S.r.l. per Alessandro Mallamo per € 90.000;

-Cosenza Calcio S.r.l. per Manuel Marras per € 50.000.

 

La maggior parte dei crediti commerciali riguarda quelli riguardanti ricavi generati da rapporti contrattuali con gli sponsor e con i licenziatari di competenza della stagione sportiva in corso e residuali delle precedenti stagioni.

La Società partecipa al consolidato fiscale nazionale di gruppo con a capo la società controllante “Filmauro S.r.l.”.

Le operazioni infragruppo sono avvenute a normali condizioni di mercato. Tali operazioni hanno prodotto componenti negativi di reddito per € 106.658, di cui € 71.658 riguardanti “Filmauro S.r.l.”. Figurano in bilancio Debiti verso soci (“Filmauro S.r.l.”) per finanziamenti infruttiferi per € 10.351.637 e Crediti da Consolidato fiscale (“Filmauro S.r.l.”) per € 2398226 (€ 2.060.491 nel 2021/22).

Nel 2022/23 risulterebbe effettuato un finanziamento soci per € 3.600.000.

I debiti verso Enti Settore specifico ammontano a € 1.701.000 (€ 363.857 nel 2021/22).

Nel dettaglio il debito verso il Dijon Football Cote D'Or per Scheidler Aurelien è di 1.211.250; il debito verso Parma Calcio 1913 S.r.l. Cheddira Walid è di €100.000

 

Da evidenziare che non risultano debiti bancari.

Come la maggior parte delle società calcistiche, dal punto di vista economico emerge una situazione di squilibrio col prevalere dei costi sui ricavi, soprattutto in Serie B a causa di diritti TV inferiori rispetto alla serie A.

Il valore della produzione 2022/23 ammonta a € 22.061.085 (€ 6.104.352 nel 2021/22).

I Costi del della produzione risultano pari a € 24.028.899 (15.273.570 nel 2021/22).

La differenza tra valore della produzione e Costi del della produzione è negativa per € 1.967.814 (9.169.218 nel 2021/22).

In genere un aumento del 200% porta a ottenere il triplo del valore originale. Nel caso del Bari il valore della produzione risulta in aumento più del triplo perché è aumentato del 261,4% soprattutto per la passione dei tifosi, l’apporto dei ricavi TV i ricavi per l’ottimo campionato disputato e la ripartizione dei ricavi della mutualità riconosciuti dalla Lega Serie B.

L’aumento registrato nei ricavi non è bastato a far fronte ai Costi del della produzione che sono aumentati del 57,3%.

 

RENDICONTO FINANZIARIO

Il rendiconto finanziario illustra i flussi di cassa generati dall’attività operativa, di investimento e finanziaria.

Nell’esercizio 2022/23 le disponibilità liquide aumentano in modo sostanzioso da € 416.052 a € 4.140.666, con una variazione negativa di € 3.724.614.


La variazione è dipesa da i flussi generati dalla gestione operativa positivi per € 1,3 milioni, per la buona stagione sportiva; dai flussi legati all’attività di investimento negativi per € 1,66 milioni e dai flussi di cassa generati dall’attività di finanziamento che sono stati positivi per 4,08 milioni, grazie al conferimento in conto capitale di alcuni crediti della proprietà. Pertanto, il flusso di cassa generato durante l’esercizio è stato positivo per 3.724.614 Euro.

Per quanto riguarda l’attività di investimento, gli investimenti in immobilizzazioni immateriali hanno determinato l’assorbimento di flussi per € 2.475.919; mentre, i disinvestimenti hanno generato flussi positivi per 7.350.

Per quanto riguarda l’attività di finanziamento, spiccano come flussi positivi per apporto di mezzi propri per € 4.079.075, grazie a Versamenti in conto capitale di crediti della proprietà.

In sintesi, per generare cassa è stata fondamentale la buona stagione sportiva con l’apporto di liquidità al botteghino da parte dei tifosi e il ruolo svolto dalla proprietà, con versamenti in conto capitale.

I Ricavi da stadio sono pari a € 6.530.806 (€ 2.082.382 nel 2021/22) di cui:

Ricavi da gare in casa - Campionato 5.344.401;

Ricavi da gare in casa - Coppa Italia 6.368;

Abbonamenti - Campionato 1.180.037.

I Ricavi da stadio rappresentano il 29,6% dei ricavi del Bari.

 Tradizionalmente la forza economica del Bari è rappresentata dal suo pubblico di tifosi.

I Proventi da Cessione Diritti Radiotelevisivi sono pari a Euro 3.108.727, di cui € 3.0950.000 riguardano quanto riconosciuto dalla Lega Nazionale Professionisti Serie B per la cessione dei diritti TV legato al campionato.

I Proventi da sponsorizzazioni sono pari a € 6.391.245 (€2.818.805 nel 2021/22).

I Proventi commerciali e royalties sono pari a € 200.004 (€ 183.897 nel 2021/22).

I Proventi Vari riguardano i proventi legati alla mutualità riconosciuti Lega di Serie B e sono pari a Euro 4.067.000 (€ 294.896 nel 2021/22).

Altri ricavi gestione calciatori, pari ad Euro 620.970 (Euro 54.046 nel 2021/2022), riguardano:

- proventi rivenienti dalla cessione temporanea dei diritti pluriennali alle prestazioni del calciatore Vincenzo Mattia Rana per Euro 5.000;

- premi di rendimento per Euro 384.200

- contributo che la Fifa ha riconosciuto per la partecipazione di alcuni calciatori agli ultimi mondiali di calcio per Euro 228.256 (Cheddira - Marocco);

- Euro 3.514 per contributo di solidarietà Fifa.

 

Gli Altri ricavi ammontano ad Euro 1.031.987 (Euro 409.172 al 30 giugno 2022), e riguardano i proventi residuali dell'esercizio, come rimborsi Inail, proventi da affidamento bouvette, proventi da vendite tessere del tifoso, ecc.

 

Le Plusvalenze da cessione dei diritti pluriennali calciatori ammontano a € 200 (€ 15.000 nel 2021/22) e riguardano la cessione di PAPONI Daniele Imolese Calcio 1919 S.r.l. ha generato una plusvalenza di Euro 200.

 

I Costi del personale non superano i ricavi e sono aumentati del 45,9%. Come per tutte le società di calcio, la maggior parte dei costi della produzione sono rappresentati dai Costi per il Personale pari a € 15.063.430 (€10.327.786 al 30 giugno 2022). Nel caso del Bari rappresentano il 62,7% dei costi della produzione ed il 68,3% del valore della produzione.

La maggior parte riguarda, il personale tesserato, nel dettaglio la voce Salari e stipendi tesserati risulta pari a € 12.246.969 (€ 8.487.647 nel 2021/22).

L’organico è composto in media da 70 unità, di cui n. 3 Dirigenti; n.5 Impiegati; n. 3 Operai; n. 39 Calciatori; n. 15 Allenatori n. 5; Altro personale tesserato.

Gli Ammortamenti, risultano pari ad Euro 1.427.410 (Euro 358.868 al 30 giugno 2022), riguardano:

- Ammortamenti per immobilizzazioni immateriali per Euro 1.407.971 (Euro 346.634 al 30 giugno

2022) di cui Euro 1.087.060 quale ammortamento dei Diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori (Euro 62.086 al 30 giugno 2022), ad Euro 275.000 (Euro 275.000 al 30 giugno 2022) quale ammortamento del marchio SSCB e ad Euro 45.911 quale ammortamento delle spese incrementative beni di terzi - Stadio San Nicola.

- Ammortamenti per immobilizzazioni materiali ammontano ad Euro 19.439 (Euro 12.234 al 30 giugno 2022).

Gli ammortamenti dei Diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori rappresentano il 4,5% dei costi della produzione.

Per i Diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori, S.S.C. BARI S.p.A. ha formulato piani di ammortamento a quote decrescenti, concentrando la maggior parte dell’effetto economico nel “periodo protetto”.

Nel 2021/22 sono maturati compensi a favore dell’Amministratore Unico per un totale di € 285.000 (€ 95.000 nel 2021/22) al netto degli oneri previdenziali e contributivi ed al lordo delle imposte, che sono stati liquidati entro il mese di luglio 2023.

La cessione di TERRANOVA Emanuele Reggina 1914 S.r.l. ha determinato una minusvalenza di Euro 250.

 

Per quanto riguarda la stagione sportiva 2023/24 nel Bilancio è scritto che nell’ottica della strategia di razionalizzazione del parco giocatori, per la stagione 2023-2024 è comunque previsto che la società continui ad operare con l’obiettivo dichiarato di rafforzamento e miglioramento del grado di competitività della squadra. Di conseguenza, gli investimenti per il rafforzamento saranno effettuati seguendo la linea strategica della razionalizzazione.

Nella Nota Integrativa e nella Relazione sulla Gestione è scritto che dopo la chiusura del bilancio 2022/23, il Bari ha concluso acquisizioni, a titolo oneroso, di diritti alle prestazioni dei calciatori, a titolo definitivo, per Euro 354 mila circa.

Inoltre ha concluso cessioni per un totale di 5,2 milioni.

Molto probabilmente tale importo è destinato ad aumentare, perché le cessioni importanti nella sessione estiva della stagione sportiva 2023/24 sono state 2, precisamente: Walid Cheddira ed Elia Caprile ceduti al Napoli, che li ha girati in prestito a Frosinone ed Empoli in Serie A..

Sono state realizzate plusvalenze complessive per Euro 5,1 milioni e un minusvalenza complessiva per Euro 6.500 già coperta.

Sono stati acquisiti, in prestito, diritti alle prestazioni pluriennali dei calciatori per Euro 150 mila.

 

lunedì 25 dicembre 2023

Consolidato Inter 2022/23: perdita di 85,4 milioni, con 807 milioni di debiti e patrimonio netto negativo per 161,9 milioni.


 
Luca Marotta

 jstargio@gmail.com

 Il bilancio consolidato del Gruppo che fa capo a FC Internazionale Milano SpA, al 30 giugno 2023, evidenzia una perdita consolidata netta di Euro 85.372.658 (-€ 140.056.180 nel 2021-22; -€ 245.579.254 nel 2020-21 e -102.393.789 nel 2019-20; -€48.387.493 nel 2018/19; -€17.753.536 nel 2017-18; -€ 24.576.123 nel 2016-17).

Per la continuità aziendale sono risultate importanti le cessioni estive di Brozovic e Onana oltre all’ulteriore rateizzazione del versamento delle ritenute concessa dalla Legge di Bilancio del 29 dicembre 2022.

Nel prevedibile futuro, è attesa la generazione di perdite con conseguente assortimento di cassa.

Al 30.06.2023, la voce debiti dello Stato Patrimoniale ha raggiunto la cifra di € 807.377.862 (€ 881.150.062 nel 2021-22; € 827.623.779 nel 2020/21).

All’Assemblea Ordinaria dei soci del 26 ottobre 2023 che ha approvato il Bilancio chiuso al 30.06.2023 il socio di maggioranza Grand Tower S.à.r.l.era rappresentato dal procuratore dal dott. Giacomo Previtali, munito di apposita delega di voto.

Nel bilancio è scritto che in data 7 luglio 2022, FC Internazionale Milano SpAha ricevuto un atto di citazione da parte di China Construction Bank (Asia) Corporation Limited, con il quale CCB ha promosso presso il Tribunale Civile di Milano un'azione revocatoria contro la delibera assembleare del 18 febbraio 2019 della Capogruppo, in materia di emolumenti degli Amministratori, nel contesto di più ampie azioni di tutela dei propri interessi economici in Cina.”

FC Internazionale Milano SpA “intende provvedere a dare mandato ai propri legali di svolgere un'analisi approfondita del caso e della giurisprudenza in materia di revocatoria ordinarla e tutelare le proprie ragioni”. La causa è ancora in corso. FC Internazionale Milano SpA “ritiene di avere validi motivi per ottenere il rigetto delle domande delle controparti”.

Nel 2022/23 i compensi al Consiglio di Amministrazione ammontano a Euro 1.892.000.

Il 23 agosto 2022 è stato sottoscritto un Settlement Agreement tra il Gruppo e la UEFA, con rifenmento alle previsioni generali del UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations

L'accordo vige nel 2021/22 sino alla stagione 2026/2027 inclusa e prevede come parametro di riferimento l'indicatore "Football Earnings" ossia il pareggio del bilancio consolidato rettificato da talune componenti (es. costi sostenuti per il settore giovanile, per il calcio femminile etc.). L'accordo prevede una sanzione certa e non condizionata di Euro 4 milioni, iscritta nel bilancio 2021-2022 nella voce 'Fondi per rischi ed oneri", ed una ulteriore potenziale sanzione di massimi Euro 22 milioni sospesa in funzione del rispetto di valori target di 'Football Earnings-negli anni di validità dell'accordo stipulato.

Inoltre dal punto di vista sportivo, il Gruppo FC Inter, nel 2022-2023 e nel 2023/2024, ha subito e subirà restrizioni in termini di limitazioni per la registrazione di nuovi giocatori.

Il 9 febbraio 2023 il Gruppo FC Inter è stato convocato dall'CFCB Club Financial Control Body ("CFCB'') per un incontro di aggiornamento sui risultati raggiunti in base all'accordo transattivo firmato nell'agosto 2022.

La voce “Debiti” è diminuita di Euro 73.442.200.

Il valore della produzione è diminuito del 3,2%, mentre i costi sono diminuiti dell’ 11,8% ad Euro 465.509.141 tuttavia, lo squilibrio economico permane.  

L’ammortamento dei diritti pluriennali alle prestazioni sportive dei calciatori è diminuito di 11,15 milioni di Euro, pari all’11,03% in meno rispetto all’esercizio precedente.

Resta l’enorme problema del costo del debito finanziario che viene rinnovato con altro debito con il conseguente importo notevole degli oneri finanziari. Nel 2022/23, l’enorme peso degli oneri finanziari, dovuto all’indebitamento, ha determinato una gestione finanziaria negativa per €37,19 milioni di Euro in miglioramento rispetto all’esercizio precedente di 48,33 milioni di Euro.

Il nuovo BOND da 415 milioni di euro con scadenza 2027, riservato a investitori istituzionali,è stato completato il 9 febbraio 2022 e ha avuto ha i seguenti obiettivi:

- riscattare le obbligazioni senior in circolazione con scadenza 2022 (per complessivi 375 milioni)

- rimborsare la revolving credit facility (da 50 milioni e concessa da Goldman Sachs e Ubi Banca);

- pagare commissioni e spese.  

Il rendimento di tale Bond è del 6,75%, in aumento sensibile rispetto al 4,875% dei due precedenti bond

Dal punto di vista sportivo la stagione sportiva 2022-2023, l’Inter è giunta terza nel campionato di Serie A; ha vinto la Coppa Italia sconfiggendo la Fiorentina e la Supercoppa Italiana battendo il Milan.

Nella Champions League 2022-2023, l’Inter ha pero la finale col Manchester City.

Nella stagione sportiva 2021-2022, l’Inter è giunta seconda nel campionato di Serie A; ha vinto la Coppa Italia.

Nella Champions League 2021-2022, l’Inter è stata eliminata negli ottavi dal Liverpool.

La Struttura del Gruppo

Gli azionisti del Gruppo F.C. Internazionale Milano al 30 giugno 2023, risultavano i seguenti: “Great Horizon S. à r.l.”, società interamente facente capo a Suning Holdings Group Co., Ltd, con il 68,55%; International Sport Capital S.p.A., con il 31,05%; Minoranze con lo 0,4%.

Nell’ambito delle operazioni di rifinanziamento del debito, in data 15 maggio 2021, Great Horizon S.a.r.L ha conferito le azioni detenute alla neocostituita Grand Tower S.à r.l..

L’area di consolidamento al 30 giugno 2023 comprende quindi, come società Capogruppo la società F.C. Internazionale Milano Spa con INTER BRAND S.R.L. al 100%; INTER FUTURA S.R.L. al 100% INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.P.A. al 100% e M-I Stadio S.r.l. (consolidata con “equity method”) al 50%.

Il capitale di INTER MEDIA AND COMMUNICATION S.R.L. è detenuto al 55,61% direttamente dalla Capogruppo FC Internazionale Milano SpA e al 44.39% è detenuto indirettamente tramite Inter Brand S.r.l.

Inoltre la società, denominata “Shanghai Inter Brand Trading Co., Ltd.”, risulta controllata da “Inter Brand S.r.l.”.

La società “Shanghai Inter Brand Trading Co. Ltd”, e “Inter Brand China Co., Ltd. in liquidazione”, controllate indirettamente dalla Capogruppo tramite Inter Brand S.r.l., non sono state consolidate in quanto non rappresentano più un investimento durevole per il Gruppo e le partecipazioni sono classificate alla voce “Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni” dell’Attivo Circolante.

Come scritto nella Relazione sulla Gestione, il Gruppo Suning è una “multinazionale cinese operativa nel mercato al dettaglio dell’elettronica di consumo”.

La continuità aziendale (“Going Concern”).

La continuità aziendale deve intendersi come attitudine dell’azienda a durare nel tempo o anche come la capacità di poter far fronte e quindi di onorare gli impegni finanziari nel futuro, ed è uno dei punti cardine del Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario.

I Revisori di PricewaterhouseCooupers S.p.A. hanno richiamato l’attenzione “sull'informativa fornita dagli Amministratori al paragrafo "Continuità aziendale" della nota integrativa dove gli stessi indicano gli elementi e le considerazioni effettuate per ritenere che il Gruppo operi in continuità aziendale, inoltre sono attesi ulteriori apporti di natura finanziaria da parte dell’azionista di maggioranza che ha manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il Gruppo per il prevedibile futuro.

Gli Amministratori hanno redatto il bilancio consolidato secondo il principio della continuità aziendale, tra le considerazioni effettuate dagli Amministratori figurano le seguenti:

-          le performance sportive hanno permesso di ridurre la perdita 2022/23 rispetto a quella 2021/22, permettendo un sensibile incremento dei ricavi da biglietteria e da diritti televisivi rispetto al 2021/22 e, compensando le minori plusvalenze realizzate.

-          Nonostanste la partecipazione alla finale di UEFA Chmpions League 2022/2023 e i  ricavi da biglietteria record, si è registrata una perdita significativa di € 85,4 milioni in miglioramento rispetto a quella conseguita nella stagione 2021/2022 che era pari a Euro 140,1 milioni (-€245,6 milioni nel 2020/21).

-          l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre 2021 aveva approvato il bilancio chiuso al 30 giugno 2021, deliberando di rinviare il ripianamento di tale perdita entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026, come previsto dalle norme in materia. I provvedimenti normativi successivi hanno ampliato alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 la disciplina di “sterilizzazione”, riconoscendo pertanto la possibilità all’Assemblea degli Azionisti di rinviare il ripianamento all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027.

-          La Capogruppo per l’esercizio 2021/2022 ha utilizzato l’opzione di differimento della adozione immediata degli obblighi previsti dagli art. 2446 e 2447 del Codice civile, differendo la perdita per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2022 in accordo con le suddette previsioni di legge ed operando quindi con patrimonio netto negativo.

-          La perdita 2022/23 di FC Inter, pari a Euro 83.476.148, risulta invece interamente coperta alla data di approvazione del bilancio consolidato 22/23, poiché l'Azionista dl Riferimento, nel corso dei mesi di giugno e settembre 2023 ha proceduto a convertire in riserve di patrimonio netto due tranches dei finanziamenti soci per complessivi Euro 86 milioni.

-          A causa delle perdite pregresse e della perdita del 2022/23, dal punto di vista patrimoniale il patrimonio netto contabile di FC Internazionale Milano SpA risulta comunque negativo al 30 giugno 2023, ma come previsto dalle norme succedutesi nel tempo, l'ammontare complessivo delle perdite rinviate entro il quinto esercizio successivo ammonta a circa Euro 342 milioni.  

-          I migliori risultati sportivi conseguiti non sono bastati, perché da un punto di vista finanziario hanno permesso solo di compensare parzialmente l'assorbimento di cassa della gestione caratteristica derivante dal conseguimento di perdite a Conto Economico. Di conseguenza si è determinata la necessità per l'Azionista di Riferimento di contribuire con risorse finanziarie aggiuntive nel 2022/23.

-          Per contenere le uscite finanziarie, nel mese di luglio 2022 la Capogruppo, tramite Generali Italia S.p.A., ha esteso la polizza fideiussoria assicurativa ad ulteriori Euro 19,1 milioni raggiungendo l'importo di Euro 45 milioni a garanzia dei saldi passivi del conto trasferimenti del Gruppo a favore della Lega Nazionale Professionisti Serie A, Come previsto delle norme regolamentari emanate dalla FIGC in materia di tesseramenti e trasferimenti dei calciatori (in particolare, dal Comunicato Ufficiale della FIGC n. 251/A, pubblicato in data 19 maggio 2022).

-          Nel corso del mese di dicembre 2022, come previsto dai decreti emanati dalle Autorità Governative a supporto delle imprese per combattere la crisi causata dagli effetti della pandemia Covid-19, si é proceduto a rateizzare le scadenze relative a talune partite debitorie, in particolare di nature fiscale.

-          A seguito delle operazioni descritte, al 30 giugno 2023 il Gruppo presentava disponibilità liquide per Euro 100.5 milioni.

-          La cessione di calciatori ha fornito ulteriori risorse. Infatti,nel mese di luglio 2023, FC Inter ha proceduto alla cessione di Marcelo Brozovic all'Al Nassr per un corrispettivo pari ad Euro 17,5 milioni e André Onana al Manchester United per un corrispettivo pan ad Euro 50.2 milioni, che permetteranno al medesimo nel prevedibile futuro di incamerare rilevanti risorse finanziane per far fronte alle proprie obbligazioni.

Gli Amministratori hanno scritto:

“Pur in un contesto in cui ci si attende, nel prevedibile futuro, la generazione di perdite ed il conseguente assortimento di cassa, soprattutto con riferimento alla gestione caratteristica, caratterizzata da un elevato fabbisogno di cassa operativo e finanziario, gli Amministratori hanno predisposto il presente bilancio consolidato adottando il presupposto della continuità aziendale in considerazione sia delle risorse finanziarie disponibili dal Gruppo che dell’apporto di ulteriori risorse finanziarie attese da parte dell'Azionista di Riferimento (Suning). tramite Grand Tower S à.r.l. che è controllante diretta della Capogruppo “

 A seguito di tali azioni, al 30 giugno 2023 il Gruppo presentava disponibilità liquide per Euro 100,5 milioni. Nonostante, l’evoluzione prevedibile per il futuro evidenzi la previsione di ulteriori perdite con relativo assorbimento di cassa, soprattutto con riferimento alla gestione caratteristica, gli Amministratori hanno predisposto il bilancio consolidato 2022/23 adottando il presupposto della continuità aziendale in considerazione sia delle risorse finanziarie disponibili dal Gruppo che dell’apporto di ulteriori risorse finanziarie attese da parte dell’Azionista di Riferimento (Suning), tramite Grand Tower S.à.r.l..

Anche il Collegio Sindacale ha richiamato l’attenzione “sull'informativa fornita dagli Amministratori al paragrafo "Continuità aziendale" della nota integrativa.

Gli Amministratori sostengono che presso Grand Tower S.à.r.l. sia disponibile adeguata liquidità e che la stessa abbia già manifestato il proprio impegno formale a supportare finanziariamente il Gruppo per almeno dodici mesi dalla data di approvazione del presente bilancio o fino alla data in cui verrà mantenuto il controllo del Gruppo con a capo FC Internazionale SpA .

Il Patrimonio Netto.

L’articolo 69 del nuovo Regolamento “UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”, al punto 69.01 richiede che il Patrimonio Netto del richiedente la licenza evidenziato nel proprio bilancio annuale o nel bilancio intermedio debba essere: positivo; oppure migliorato del 10% o più rispetto al 31 dicembre precedente.

Al 30.06.2023, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € 161.977.850 (-€ 86.605.192 nel 2021/22) nonostante le riserve di Rivalutazione.

Essendo negativo, il Patrimonio Netto della Capogruppo al 30 giugno 2023 non rientra nei limiti minimi di capitalizzazione previsti dal Codice Civile.

La Capogruppo ha utilizzeto l’opzione di differimento della adozione immediata degli obblighi di adottare provvedimenti a seguito della riduzione del capitale sociale per perdite previsti dagli artt 2446 e 2447 del Codice Civile, differendo, all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027 il ripianamento della perdita dell’esercizio chiuso al 30 giugno 2022.

Di conseguenza, il Gruppo Inter opererà con patrimonio netto negativo e con perdite ripianabili in 5 anni per circa Euro 342 milioni.

Occorre ricordare che nell’esercizio 2020-2021, l’Assemblea degli Azionisti della Capogruppo del 28 ottobre 2021 deliberò il ripianamento della perdita al 30 giugno 2021 entro l’esercizio in chiusura al 30 giugno 2026 in base all’articolo 1, comma 266, della legge n. 178 del 30 dicembre 2020. In effetti, il quadro normativo ha concesso la proroga del ripianamento delle perdite.

Il Decreto Milleproroghe n. 228/2021 (in vigore dal 31 dicembre 2021) convertito con modificazioni della Legge n. 15 del 25 febbraio 2022, all’art. 3, comma 1-ter (proroga dei termini in materia economica finanziaria) ha ampliato alle perdite emerse nell’esercizio in corso al 31 dicembre 2021 (ovvero, per la Capogruppo, all’esercizio in chiusura al 30 giugno 2027).

La perdita 2022-2023 è stata ripianata con la conversione a riserva di parte del Finanziamento soci.

Il Patrimonio Netto del bilancio Consolidato di F.C. Internazionale Milano S.p.A. al 30 giugno 2023, è negativo per -161.977.850; mentre al 30.06.2022 negativo per -86.605.192; al 30.06.2021 era positivo per € 53.450.988; al 30.06.2020 era negativo per € 36.948.957; al 30.06.2019 era negativo per € 4.555.168, al 30.06.2018 era positivo per € 3,8 milioni e, al 30 giugno 2017, era negativo per € 83,4 milioni.

La composizione, al 30 giugno 2023, del patrimonio netto consolidato era la seguente: capitale sociale pari ad € 19.195.313; Riserva da sovrapprezzo azioni per € 26.943.339 (€ 26.943.339 nel 2021/22); riserve di Rivalutazione - D.L. 104/2020 per € 203.867.123 (€ 203.867.123 nel 2021/22); Riserva versamento soci in conto in conto futuro aumento di capitale risulta per € 252.112.089 (€ 242.112.089 nel 2021/22); Riserva copertura perdite per € 41.704.748 (€ 41.704.748 nel 2021/22); Perdite portate a nuovo per € 620.427.804 (€ 480.371.624 nel 2021/22) e perdita dell’esercizio per € 85.372.658 (-€ 140.056.180 nel 2°21/22;-€ 245.579.264 nel 2020-21;-102.393.789 nel 2019/20; -€ 48.387.493 nel 2018/19; -€ 17.753.536 nel 2017/18; -€ 24.576.123 nel 2016/17).

Per quanto riguarda la Riserva sovrapprezzo azioni è rimasta invariata rispetto all’esercizio precedente.

Per quanto riguarda la Riserva versamento soci in conto futuro aumento di capitale risulta aumentata di € 10 milioni a causa della conversione effettuata il 30giugno 2023 di un finanziamento soci. Un’altra conversione in riserva c/futuro aumento di capitale del finanziamento soci è stata effettuata il 25 settembre 2023 per euro 86 milioni,

La variazione negativa di € 75. 372.658, tra il patrimonio netto al 30.06.2023 e il patrimonio netto al 30.06.2022, è dovuta alla perdita dell’esercizio di € 85. 372.658 meno il finanziamento soci di € 10.000.000.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE

Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Una società è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più la società è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 0,81 (0,91 nel 2021/22), ciò vuol dire che i mezzi posseduti dall’Inter non hanno un valore esposto sufficiente, a far fronte alle passività. Risulta necessario il supporto finanziario della proprietà.

L’Indicatore di Liquidità della FIGC.

Tale indicatore, è utilizzato per determinare l’eventuale carenza finanziaria, è l’indicatore più importante del Fair Play Finanziario italiano ed è finalizzato a misurare il grado di equilibrio finanziario di breve termine, ossia la capacità della società di far fronte agli impegni finanziari con scadenza entro i 12 mesi, coincide sostanzialmente con l’indice di solvibilità corrente.

Detto indicatore di Liquidità tra le Attività Correnti considera le disponibilità liquide e i crediti esigibili entro dodici mesi ed esclude i Crediti tributari per imposte anticipate; mentre tra le Passività Correnti considera i debiti con scadenza entro i dodici mesi ed esclude i Debiti verso soci postergati ed infruttiferi. Per tale indicatore il risultato sarebbe pari a 1, superiore alla soglia minima stabilita dalla FIGC per la serie A che è di 0,6. Per la stagione sportiva 2023/24 il valore dell’indice di liquidità per il mercato è stato fissato a 0,6 per la Serie A e 0,7 per la B e la C, mentre per le sessioni delle campagne trasferimenti del 2024-2025 la misura minima dell’indicatore di liquidità a 0,7 per tutte le Leghe e l’anno dopo a 0,8. Nel caso in cui non fosse stata rispettata la soglia minima si sarebbe potuto colmare la differenza con versamenti in conto futuro aumento di capitale; aumento di capitale integralmente sottoscritto e versato; finanziamenti postergati ed infruttiferi dei soci. In ogni caso, il rispetto degli altri due indicatori del Fair Play Finanziario italiano avrebbe potuto ridurre l’importo da colmare di 2/3.

L’INDICE DI I/NDEBITAMENTO

Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, è negativo.

Il che sta a significare che il capitale di terzi prevale sui mezzi propri, finanziando tutto.

Infatti, anche l’equity ratio è negativo.

L’Indebitamento Finanziario Netto.

Il nuovo regolamento di Sostenibilità Finanziaria della UEFA – Edizione 2022 (“UEFA Club Licensing and Financial Sustainability Regulations Edition 2022”) nell’allegato J al punto j.6.1 esplicita il concetto del “Rapporto di indebitamento sostenibile” (“Sustainable debt ratio”), ossia alla fine del periodo di riferimento, l'indebitamento netto del licenziatario (diminuito dell'importo direttamente attribuibile alla costruzione e/o modifica sostanziale dello stadio e/o di strutture di allenamento) deve essere inferiore a tre volte

- la media (positiva) degli utili del periodo di riferimento e di quello immediatamente precedente

Il CFCB, può considerare:

i. Grado di leva finanziaria – ossia, il livello di indebitamento netto rispetto ai ricavi e alle attività sottostanti;

ii. Redditività e copertura - il livello dei ricavi rispetto ai costi di servizio del debito netto;

iii. Adeguatezza dei flussi di cassa - ossia, la capacità di coprire gli interessi e il rimborso del capitale del debito netto.

Le disponibilità liquide sono pari a € 100.515.644, mentre nell’esercizio precedente erano pari a € 139.183.539.

I debiti verso soci per finanziamenti pari a Euro 128.505.477 (€ 81.235.696 nel 2021/22), di cui Euro 101 milioni riguardano la quota capitale del versamenti a titolo di finanziamento fruttifero sottoscritti con Grand Tower S.a.r.l., oltre che gli interessi maturati ma non ancora liquidati alla data del 30 giugno 2023 sia nei confronti di Grand Tower S.a.r.l. che di Great Horizon S.a.r.l.

Il debito verso Grand Tower S.à.r.l. è di Euro 112,4 milioni (di cui Euro 101 milioni quota capitale ed Euro 11,4 milioni quota interessi).

Il debito verso Great Horizon S.à.r.l. è di Euro 16,1 milioni, interamente relativi alla quota interessi maturati ma non ancora liquidati.

La capitalizzazione dei finanziamenti soci è una costante della gestione Suning, complessivamente fino al 30 giugno 2023 ammontano a € 252.112.089. Nel dettaglio, il 26 giugno 2019, sono stati convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale” finanziamenti per Euro 40 milioni; il 24 marzo 2020 per Euro 60 milioni il 22 giugno 2020 e per Euro 10 milioni; nell’esercizio precedente, erano stati convertiti in “Riserva per versamento in c/futuro aumento capitale” Euro 132,1 milioni, , il 30 giugno 2023, sono stati convertiti in “Riserva per versamento soci in c/futuro aumento capitale” finanziamenti per Euro 10 milioni.

I debiti bancari ammontano a Euro 47.715 (€51.897 nel 2021/22) e segnano un decremento di € 4.182. Tali debiti si riferiscono allo scoperto bancario utilizzato dalla controllata Inter Futura.

Per quanto riguarda le Obbligazioni figura un debito di € 409.312.466 (€ 407.944.623 nel 2021/22).

La controllata Inter Media in data 9 febbraio 2022 ha completato un’operazione di rifinanziamento del debito, con l’emissione del Nuovo Prestito Obbligazionario, senior, garantito non convertibile e non subordinato, emesso e collocato per un importo pari a Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al 9 febbraio 2027.

Il Nuovo Prestito Obbligazionario ha la finalità di estinguere anticipatamente i precedenti collocamenti emessi il 21 dicembre 2017 e il 31 luglio 2020, rispettivamente per un ammontare nominale di Euro 300 milioni ed Euro 75 milioni ad un prezzo di emissione pari al 93%, con scadenza al 31 dicembre 2022 e tasso fisso nominale a 4,875%.

Il Nuovo Prestito Obbligazionario è stato emesso e collocato per un importo pari a Euro 415 milioni, con tasso di interesse annuo pari al 6,75% e con scadenza al 9 febbraio 2027.

Tale prestito, come le precedenti emissioni, è garantito dai flussi di liquidità derivanti da sponsorship agreement e media contracts siglati dalla controlla Inter Media oltre che i flussi derivanti dai proventi dei diritti UEFA e dei diritti televisivi della Serie A e Coppa Italia generati dalla Capogruppo.

Il piano di rimborso della linea capitale in rate semestrali, parte dal 30 giugno 2024, preceduto da un periodo di preammortamento con pagamento della sola linea in conto interessi:

- 1 rata da Euro 3,57 milioni il 30 giugno 2024;

- 1 rata da Euro 3,69 milioni il 30 dicembre 2024;

- 1 rata da Euro 3,82 milioni il 30 giugno 2025;

- 1 rata da Euro 3,95 milioni il 30 dicembre 2025;

- 1 rata da Euro 4,08 milioni il 30 giugno 2026;

- 1 rata da Euro 4,22 milioni il 30 dicembre 2026;

- 1 rata finale per Euro 391,67 milioni entro il 9 febbraio 2027.

La rata in linea interessi in scadenza al 30 giugno 2022, pari a Euro 10.972 migliaia, è stata regolarmente pagata.

Debiti per finanziamento Soci,

I Debiti per finanziamento Soci ammontano a Euro 128.505.477 (€ 81.235.696 nel 2021/22).

Nel 2022/23 sono state erogate tranches di finanziamento fruttifero di interessi al tasso fisso netto dell’11%:

il 22.02.2023 € 10 milioni;

il 16.03.2023 € 16 milioni;

il 17.04.2023 € 25 milioni.

Si aggiunga che il 25.09.2023 l’azionista di riferimento ha prestato 76 milioni di Euro.

I crediti verso enti settore specifico ammontano a € 72,1 milioni (€ 48,56 milioni nel 2021/22).

Gli importi maggiori riguardanti le società nazionali riguardano: US Sassuolo Calcio Srl per € 15.482.000; SOCIETA’ SPORTIVA CALCIO NAPOLI SPA per € 500.000; Salernitana per € 4.730.000; ATALANTA BERGAMASCA CALCIO SPA 1.783.000; U.C. SAMPDORIA S.P.A. per € 1.797.000; AS ROMA per € 2.418.000; Associazione Calcio MONZA SPA per € 2.643.000.  

Gli importi maggiori riguardanti le Società Estere, pari a € 10,15 milioni, riguardano:

CLUBE DE REGATAS DO FLAMENGO per € 3.000.000; STANDARD DE LIEGE SA per €3.500.000; STADE REIMS per € 1.893.000; ALBACETE BALOMPIE S.A.D. per € 808 mila; ASTON VILLA FOOTBALL CLUB per € 114 mila e Paris Saint Germain per € 489 mila.

I crediti verso società nazionali sono regolati presso la stanza di compensazione della L.N.P. Serie A in compensazione delle posizioni debitorie.

I Debiti verso enti settore specifico ammontano a € 97,53 milioni e riguardano i rapporti con enti e società del settore e mostrano un decremento di € 48,1 milioni rispetto al 2021/22.

Nello specifico, i debiti verso società calcistiche nazionali ammontano a € 75,62 milioni (€ 95,4 milioni nel 2021/22). Gli importi maggiori riguardano: SOCIETÀ SPORTIVA LAZIO SPA con € 20,6 milioni; ATALANTA BC SPA con 22,22 milioni; US SASSUOLO CALCIO SRL con 14,39 milioni ed EMPOLI FOOTBALL CLUB S.P.A. con 12,53 milioni.

I debiti verso società calcistiche estere ammontano a € 10,77 milioni circa (€ 36,38 milioni nel 2021/22). Gli importi principali riguardano: MANCHESTER UTD F.C. LTD con 3,79 milioni; PSV NV con € 5,5 milioni e VFL Rhede con € 8273 mila.

 

Per quanto riguarda i debiti tributari rateizzati non correnti, nel caso dell’Inter, figurano € 27.205.648 e si riferiscono alla rateazione concessa fino a settembre 2027 dalle norme ai tempi del COVID e fino alla Legge di Bilancio del 29 dicembre 2022.

Nel 2022/23, il debito finanziario netto ai fini del Fair Play Finanziario risulta superiore sia al fatturato netto che al valore della produzione.

Il rapporto tra posizione finanziaria netta ed EBITDA, che è positivo per € 82.701,35, risulta pari a 5,29. In altre parole, la differenza tra ricavi e costi operativi, senza considerare gli ammortamenti, determinatasi nel 2022/23, se si ripetesse negli anni successivi, riuscirebbe a rimborsare il debito netto in più di cinque anni circa. Di solito il rapporto Net Debt/EBITDA si giudica positivamente quando è inferiore a 2. Invece, quando supera 3, pone dei dubbi sulla sostenibilità del debito, a maggior ragione occorre il sostegno della proprietà.

Non emergerebbero debiti finanziari per lo stadio.

Gli altri debiti.

In base al Regolamento del Fair Play Finanziario, le società di calcio richiedenti la Licenza UEFA, non devono avere debiti scaduti verso i club, i dipendenti e/o le autorità sociali o fiscali, a meno che tali debiti siano oggetto di contenzioso, con valide argomentazioni a supporto.

La voce “debiti” iscritta nello stato patrimoniale è diminuita da 881.150.062 a € 807.377.862, di cui 409.312.466 per Debiti obbligazionari, € 128,5 milioni per debiti verso soci, € 145,6 milioni per debiti verso enti settore specifico; € 69.211.233 (€ 95,7 milioni nel 2021/22) per debiti verso fornitori e € 66,86 milioni per debiti tributari.

Tra i debiti verso fornitori si segnalano i debiti verso agenti Fifa per € 25.703.000 (€ 32,24 milioni nel 2021-22; € 35,58 milioni nel 2020-21; € 32,18 milioni nel 2019-20; € 25,19 milioni nel 2018-19; € 32 milioni nel 2017-18; € 24,7 milioni nel 2016-17; € 28,8 milioni nel 2015-16; € 28,2 milioni nel 2014-15) ed i debiti verso il Comune di Milano per fatture da ricever per € 10.151.000 riferiti ai corrispettivi per affitto dello stadio da utilizzare a compensazione con le migliorie effettuate dalla Capogruppo, che figurano nella voce “Immobilizzazioni immateriali”.

I debiti verso il personale, variano da € 49.453.000 a € 28.944.000. Le retribuzioni a personale tesserato maturate al 30 giugno 2023, pari ad Euro 6,29 milioni (€ 8,81 milioni al 30.06.22), sono state liquidate nel corso dei mese di luglio 2023. I debiti relativi all'accantonamento dei premi maturati dai tesserati e dal personale dipendente legati agli obiettivi stagionali raggiunti, pari ad Euro 20,79 milioni (€ 25.15 milioni al 30.06.22), la cui liquidazione avverrà nel corso dell’esercizio 2023/2024.

Il motivo della riduzione risiede nel fatto che nel 2021/22 figuravano anche i debiti per incentivi all’esodo a tesserati pari ad Euro 10,73 milioni per calciatori non più impiegati nel progetto tecnico.

I debiti tributari variano da € 84.189.106 a € 66.860.040. I debiti per IRPEF su lavoro dipendente ammontano a circa € 66.860.040 (€ 70.929.000 nel 2021/22) e si riferiscono per E 50.800.000 (€ 70.929.000 nel 2021/22) a ritenute maturate retribuzioni verso i tesserati, pagate dalla Capogruppo nei mesi successivi al 30 giugno 2023, oltre che alle ritenute rateizzate fino a settembre 2027, come previsto dalle norme. Figurano debiti per la “With Holding Tax” per circa € 9.664.000 (€ 7.461.000 nel 2021/22). I debiti per la “With Holding Tax” sono relativi alle ritenute sugli interessi passivi pagati sui finanziamenti erogati dalla Controllante ‘Great Horizon S.à.r.l.’.

I Debiti imposta IRAP ammontano a € 1.315.000 (€ 3.207.000 nel 2021/22).

La voce dei fondi rischi “2) per imposte, anche differite” è esposta per € 7.445.816.

Gli altri Fondi rischi diminuiscono da € 15.113.366 a8.872.563

Risultano utilizzati € 4 milioni per il pagamento di un Settlement Agreement all’UEFA e 774 mila per un risarcimento transattivo per una controversia giudiziaria.

Il Rendiconto Finanziario.

Le variazioni di Disponibilità liquide risultano negative per € 38.667.895. Tale variazione negativa è dipesa dal flusso generato dall’attività di investimento, che è stato negativo per € 60.438.062 e dal flusso generato dall’attività operativa, che ha generato flussi negativi per € 28.811.818 e dal flusso generato dall’attività di finanziamento, che ha determinato flussi positivi per € 50.995.818.

Nel 2022/23 i flussi generati dall’attività operativa si sono mostrati insufficienti.

La gestione cinese dell’Inter ha operato nella logica de “il debito paga il debito”, ovviamente tale logica porta al conseguente aumento del debito. Il finanziamento soci ha determinato flussi positivi per € 51.000.000.

Nell’ambito dell’attività operativa, il flusso finanziario prima delle variazioni del Capitale Circolante Netto risulta positivo per € 57.448.813.

Nel 2022/23, dal lato investimenti risultano uscite finanziarie per l’acquisto di Diritti pluriennali alle prestazioni Calciatori per € 22.339.020 (€ 115.728.672 nel 2021/22), totalmente coperte dal disinvestimento per la cessione di Diritti pluriennali alle prestazioni calciatori realizzato per € 39.527.818 (187.923.647 nel 2021/22).

Da evidenziare che la cessione dei calciatori ha finanziato l’acquisto dei nuovi calciatori.

Il Valore della Rosa.

Il valore netto dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori ammonta a € 134.850.030 (€ 224.546.194 nel 2021/22). La variazione è dovuta ad investimenti per € 23 mila (€ 120,23 milioni nel 2021/22), cessioni per un valore contabile netto di € 40 mila (€ 82,74 milioni nel 2021/22) ed ammortamenti per 89,95 milioni (€ 101,07 milioni nel 2021/22).

Tra i principali calciatori acquistati figurano: Acerbi dalla Lazio per € 4.000; altri per € 10,5 mila e lo svincolato Thuram per € 8 mila.

Tra i principali calciatori ceduti figurano: Cesare Casadei al Chelsea; Pinamomti (Sassuolo); Pompetti (Catanzaro) e gli svincolati Vidal e Sanchez.

Per le acquisizioni a titolo temporaneo figurano: Lukaku e Bellanova.

La Gestione Economica.

Nell’esercizio 2022/23, il valore della produzione diminuisce da € 439.642.868 a € 425.475.461.

I costi della produzione diminuiscono da € 527.911.546 a € 465.509.141.

Il valore della produzione consolidato 2022/23 risulta diminuito del 3,2% rispetto al 2021/22.

Nel 2019-2020, il valore della produzione era pari a € 372.370.111. Nel 2018-2019, il valore della produzione era pari a € 364.712.220. Nel 2017-2018, il valore della produzione era pari a € 417.080.234.

La differenza principale riguarda la voce ricavi TV per la disputa della finale della Champions League 2022/23.

Il fatturato netto, senza plusvalenze, prestiti aumenta da € 321,5 milioni a € 385,9 milioni.

I costi della produzione diminuiscono dell’ 11,8%, da € 527,91 milioni a € 465,51 milioni. Il 48,7% di tali costi è rappresentato dal costo del personale e il 19,3% dall’ammortamento della rosa calciatori.

La diminuzione è dovuta al decremento degli ammortamenti e al decremento del costo del personale.

La differenza tra ricavi e costi della produzione risulta negativa per 40.033.680 (-€88.268.678 nel 2021/22).

I Ricavi.

I ricavi derivanti dalla cessione dei diritti radiotelevisivi nazionali risultano pari a € 87.069.000 (€84.239.107 nel 2021/22).

Per quanto riguarda proventi televisivi UEFA, che ammontano a € 99.582.000; mentre, nel 2021/22, erano pari a € 62.303.836. L’incremento dipende dal percorso migliore in UEFA Champions League 2022/23-

I ricavi commerciali, risultano diminuiti, da € 85,78 milioni a € 74,5 milioni.

Il decremento è dovuto dal venir meno dei ricavi da “naming rights” e dal fatto che il contratto con “ebay” è stato stipulato a condizioni meno favorevoli.

I Proventi da sponsorizzazioni pari ad Euro 54.4378.000 (€43.497.058 nel 2021/22) riguardano i corrispettivi riconosciuti dallo “Sponsor Ufficiale” “Wavemaker – Paramount+” e dallo “Sponsor Tecnico" Nike, dal Jersey Sponsor-back (Lenovo) e dal Jersey Sponsor- sleeves (ebay – da gennaio 2023); nonché “Sponsorship EU in house /Regional/Global” I ricavi per “Sponsorship EU/ in House” nella sostanza riguardano ricavi da concessione di spazi promo pubblicitari.

I proventi pubblicitari risultano pari a € 6.964.000.

Nel Conto economico consolidato dell’Inter, i proventi relativi ai diritti d’archivio RAI-Infront e a “Inter TV, risultano pari complessivamente a € 9.881.000.

I proventi commerciali e royalties risultano pari € 13.160.000 (€ 6.472.314 nel 2021/22).

 I ricavi da gare, variano da € 37,66 milioni a € 78,97 milioni.

I ricavi da gare prima squadra (Botteghino) risultano pari a € 56.829.148, nel 2021/22 risultavano pari a € 34.485.624,

Gli abbonamenti sono aumentatati, da € 1.569.645a € 22.139.373.

I ricavi da Coppe Internazionali risultano pari a € 27.396.000. Tali ricavi, nel 2021/22, erano pari a € 8.009.000.

Gli incassi da gare di campionato in casa ammontano a € 23.477.000 (€ 22.630.000 nel 2021/22) e quelli per le gare di TIM Cup a € 5.371 .000 (€ 5.426 .000 nel 2021/22).

I ricavi da tornei e amichevoli, passano da € 20 mila a € 585 mila.

I contributi in conto esercizio pari a € 17.466.000 (€ 16.612.651 nel 2021/22), nella tabella sopra classificati tra gli altri ricavi, riguardano principalmente i contributi della Lega legati ai premi della Tim Cup e aumentati a seguito delle vittorie e ai ricavi collettivi esclusi i diritti audiovisivi.

La voce del Conto Economico “Altri ricavi e proventi diversi”, ammontante a Euro 18.055.000 (€22.999.055 nel 2021/22), riguarda per Euro 4.707.000 i ricavi relativi alla ripartizione da parte della LNPA di somme da risarcimento danni a seguito della transazione con l’emittente televisiva MediaPro; sopravvenienze attive e insussistenze del passivo per € 10.551.000 (€ 11.894.000 nel 2021/22); rimborsi assicurativi inerenti agli infortuni patiti dai calciatori della Prima Squadra per Euro 650.000, i ricavi da Inter Academies per Euro 914.000 (€897.000 nel 2021/22); rilascio degli accantonamenti effettuati, pari ad Euro 3.091.000, a fronte di due posizioni creditorie verso LNPA e Sky Italia; Rimborso ricevuto per le spese mediche sopportate per il COVID per € 2.540.000 e servizi erogati alle collegate per € 1.868.000.

Dl primo luglio 2022 non è più permesso capitalizzare i costi del vivaio, che nell’esercizio precedente ammontavano ad € 8.899.515 (€8.849.667nel 2020/21).

 Il Player Trading.

Il Player Trading dell’Inter nel 2022/23 evidenzia un risultato negativo. La differenza tra plusvalenze e minusvalenze non riesce a coprire il costo annuale dei cartellini dei calciatori rappresentato dagli ammortamenti.

Le plusvalenze diminuiscono da € 105.232.497 a € 28.875.955 e hanno un’incidenza sul valore della produzione dello 6,79% (23,94% nel 2021/22). Le Plusvalenze derivanti dalle cessioni diritti prestazioni calciatori sono relative alla cessione di Casadei al Chelsea Pinamonti al Sassuolo e Pirola alla Salernitana).

Le minusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni calciatori risultano pari ad Euro 634.125 (€ 50.536 nel 2021/22) e riguardano principalmente il settore giovanile.Le minusvalenze da cessione diritti pluriennali, riguardano principalmente Gambalo, Fonseca e Djibril,

I costi per l'acquisizione temporanea delle prestazioni dei calciatori, pari a€ 10.975.748 (€ 270.000 nel2021/22) si riferiscono a Lukaku e Bellanova.

Per quanto riguarda, le cessioni di calciatori a titolo temporaneo, ammontanti a € 1.052.500 (€1.246.479 nel 2021/22) riguardano Lorenzo Pirola e Lucien Agoumè.

Gli altri oneri da gestione calciatori, pari a Euro 1.493.487 (€4.723.285 nel 2021/22), sono principalmente relativi ai contributi di solidarietà maturati nell’esercizio relativi alle operazioni di mercato con club internazionali riguardanti la cessione dei calciatori di Achraf Hakimi.

Gli altri proventi da gestione calciatori, ammontano a Euro 9.652.751 (€2.469.482 nel 2021/22), sono relativi ai premi diversi da campagna trasferimento calciatori maturati per i calciatori Jens Odgaard, Achraf Hakimi, Matteo Politano, Nicolò Zaniolo e Davide Bettella, per Euro 7.188.000; ai proventi FIFA legati alla partecipazione dei calciatori della Prima Squadra, con le rispettive nazionali, al Mondiale in Qatar per Euro 2.050.000.

Gli ammortamenti della rosa calciatori, sono diminuiti di 11,14 milioni di Euro, da € 101,07 milioni a € 89,93 milioni.

I Costi della Produzione.

Il costo dei dipendenti, al 30 giugno 2023 in rapporto al valore della produzione incide per il 53,3%, ma se considerassimo il fatturato netto la percentuale aumenterebbe al 77,3%. Il costo del personale risultante dal bilancio consolidato è pari a € 226.919.807 (€ 248.434.227 nel 2021/22) e risulta un decremento dell’8,7%. Il costo totale del personale tesserato è diminuito da € 197.542.000 a € 184.790.000.

I compensi contrattuali dei calciatori sono diminuiti da € 152.519.000 a € 142.953.000, quelli per gli allenatori e i tecnici, aumentano da € 13.052.000 a € 16.330.000, mentre i Premi rendimento diminuiscono, forse per la vittoria in campionato, da € 29.520.000 a € 24.168.000.

I diritti di immagine ammontano a € 1.339.000 (€ 2.452.000 nel 2021/22).

Il numero di calciatori è aumentato da 86 a 85; invece, il totale della forza lavoro è diminuito da 498 a 492.

Gli ammortamenti e le svalutazioni complessivi sono pari a € 122.205.712 (€ 168.735.438 nel 2021/22), di cui € 89.925.000 per ammortamenti rosa calciatori (€ 101.071.000 nel 2021/22) ed € 6,7 milioni per l’ammortamento relativo alla capitalizzazione dei costi vivaio (€8,21 milioni nel 2021/22). Gli ammortamenti delle immobilizzazioni materiali ammontano ad € 1.831.228 (€ 1.844.157 nel 2021/22).

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato.

L’ Indicatore di Costo del Lavoro Allargato è calcolato attraverso il rapporto tra il Costo del Lavoro Allargato ed i Ricavi ed è finalizzato a misurare il peso economico del costo del lavoro.

Il Costo del Lavoro Allargato include i costi per il personale, comprensivi degli ammortamenti dei diritti alle prestazioni dei calciatori; i Ricavi, considerati ai fini del denominatore del rapporto, comprendono i Ricavi delle vendite e delle prestazioni, i Proventi da sponsorizzazioni, i Proventi pubblicitari, i Proventi commerciali e royalties, i Proventi da cessione diritti televisivi, i Proventi vari e le Plusvalenze da cessione dei diritti alle prestazioni dei calciatori al netto delle relative Minusvalenze. Per il Costo del Lavoro Allargato si considera il valore risultante dall’ultimo bilancio d’esercizio approvato, mentre i Ricavi sono dati dai loro valori medi degli ultimi tre bilanci d’esercizio approvati.

Nel caso in questione, se si considerasse tutto il costo del personale, il valore è di 0,786.

 

I costi per godimento dei beni di terzi sono pari a € 13.654.081 (€ 12.765.041 nel 2021/22). L’importo maggiore dei costi per godimento dei beni di terzi, riguarda la concessione d’uso dello Stadio per Euro 5.163.000 (€ 4.758.000 nel 2021/22). I Canoni licenza d’uso diversi variano da € 2.190.000 a € 2.646.000. Gli Affitti passivi aumentano da € 3.310.000 a € 3 576.000.

I costi per prestazioni di servizi diminuiscono da € 64.373.634 a € 62.080.360. Tali costi comprendono anche i costi specifici tecnici diminuiti da € 24,28 milioni a € 12,63 milioni. Tale decremento è dovuto al minor impatto dei costi accessori per la campagna trasferimenti, che riguardano principalmente i compensi per Agenti FIFA, che sono diminuiti da € 22,978 milioni a € 10,88 milioni. I costi per l’attività sportiva ammontano a € 6,53 milioni (€ 6,42 milioni nel 2021/22) e comprendono i costi per allenamenti e ritiri pari a Euro 2.311.000 (€ 2.110.000 nel 2021/22). Tra le spese amministrative spiccano i servizi da collegate pari a € 5.434.000 (€ 4.977.000 nel 2021/22) e riguardano i servizi di gestione dello Stadio riaddebitati, in base a contratto, da Mi-Stadio. Il costo dei consulenti esterni è aumentato da € 4,06 milioni a € 6,55 milioni. Compare il compenso agli amministratori per € 1.892.000 (€ 1.591.000 nel 2021/22).

Gli altri accantonamenti diminuiscono da € 12.006.531 a € 564.000 e riguardano principalmente: si riferiscono principalmente alla stima degli oneri delle controversie.

Bisogna osservare che nel 2017/18 era negativa per € 34,7 milioni.

Gli oneri finanziari pari a € 39,02 milioni (€ 49,97 milioni nel 2021/22), riguardano interessi passivi su debiti verso factoring per circa € 522.000 (€ 7.867.000 nel 2021/22), interessi passivi su debiti verso controllanti per € 6.270.000 (€ 4.800.000 nel 2021/22), gli oneri per il prestito obbligazionario per € 29.380.000 (€ 25.387.000 nel 2021/22), Oneri accessori su finanziamenti e prestiti obbligazionari € 295.000 (€ 5.463.000  nel 2021/22) e oneri finanziari su debiti verso banche per € 5.000.

L’attualizzazione dei prestiti a medio /lungo termine ha comportato costi per € 3.114.000 (€ 4.924.000 nel 2021/22).

Per quanto riguarda i proventi finanziari, l’importo di € 695 mila (€ 955 mila nel 2021/22), si riferisce a interessi attivi per attualizzazione dei crediti.

 

La regola della stabilità.

Nella sostanza per il principio cardine della stabilità, del nuovo Regolamento UEFA, è previsto, per la regola del pareggio di bilancio, uno scarto di Euro 60 milioni in 3 anni oltre al controllo sul Fair Value delle transazioni.

Ai fini del Fair Play Finanziario il bilancio 2020-21 dovrà essere valutato insieme al bilancio 2019-20, a causa della Pandemia Covid-19.

Nel calcolo dovrà essere considerato l'impatto finanziario negativo del COVID-19, definito come la perdita di ricavi dovuta alla differenza tra i ricavi medi rilevati negli esercizi 2019-2020 e 2020/2021 e i corrispondenti ricavi medi attesi previsti per gli stessi periodi, che come minimo dovranno essere uguali a quelli del periodo di monitoraggio chiuso nel 2019, anche considerando eventuali aumenti contrattuali.

Ai fini del Regolamento del Fair Play Finanziario, il periodo di monitoraggio per il 2022/23 è stato esteso e copre quattro periodi di rendicontazione, ovvero gli esercizi che terminano nel 2018, 2019, 2020 e 2021;

La UEFA stessa ha comunicato che, per l’ottenimento della licenza 2021/2022, valuterà come un unico periodo il bilancio 2019-2020 e 2020-2021.

 

Nel caso in questione, il risultato prima delle imposte è negativo per € 77.228.355.

Il risultato prima delle imposte 2021-2022 risulta negativo per € 136.602.520.

Il risultato prima delle imposte 2020-2021 risulta negativo per € 239.474.029.

Il risultato prima delle imposte 2019-2020 risulta negativo per 97.237.412.

Il risultato prima delle imposte 2018-2019 risulta negativo per € 40.320.833.

La somma algebrica del risultato prima delle imposte per il 2019/20, 202021, 2021/22 e il 2022/23; è negativa per € 550,5 milioni tuttavia il 2021/22 andrà valutato unitamente al 2019/20.

L’aggregato EBT è il punto di partenza per la valutazione del “Break-even result” ora denominato “Football Earnigs” ai fini del Financial Fair Play.  Da tale risultato si possono escludere i costi per il settore giovanile, la squadra femminile, gli altri ammortamenti che non riguardino i calciatori.

 

Il saldo delle imposte, è negativo per 8,14 milioni di Euro di cui imposte correnti pari a Euro 8.745.150; imposte differite positive pari Euro 414 mila.

Il risultato consolidato del Gruppo Inter dell’esercizio 2022/23 presenta la perdita di € 85.372.658 (140.056.180 nel 2021/22).

Ai fini del calcolo e del rispetto dei limiti del “break-even” del Fair Play Finanziario, nella determinazione del “Football Earnigs” non si considereranno: gli altri ammortamenti; plusvalenze e minusvalenze determinate da attività fisse che non siano i calciatori; gli oneri finanziari determinati da investimenti “virtuosi”; le spese per il settore giovanile e femminile, anche gli effetti economici dovuti alla pandemia COVID.

Conclusioni.

La gestione caratteristica è caratterizzata da un elevato fabbisogno di cassa operativo e finanziario.

Per le prospettive di gestione nel futuro è significativo che si sia evidenziato che nonostante il miglioramento dei risultati sportivi sia previsto un ulteriore esercizio in perdita con relativo assorbimento di cassa col necessario intervento finanziario della proprietà.

Bisognerà coprire la perdita dell’esercizio 2020/21 e dell’esercizio 2021/22 che hanno potuto godere delle dilazioni quinquennali per la copertura complessivamente per circa 342 milioni di Euro.

Entro il 9 febbraio 2027 bisognerà rimborsare il prestito obbligazionario per 475 milioni di Euro,

Dalle notizie di stampa trapelate sembra che l’Inter non intenda aderire alla Superlega e rimanere legata all’UEFA.