venerdì 18 aprile 2014

Benfica SAD 2012/13 in perdita, con indebitamento eccessivo e patrimonio netto negativo.



Luca Marotta


Il bilancio consolidato di “Sport Lisboa e Benfica-Futebol S.A.D.”, per l'esercizio 2012/13, cui fa capo la squadra portoghese del Benefica, si è chiuso con una perdita di € 10,4 milioni (€ 11,7 milioni nel 2011/12) e con un patrimonio netto negativo di € 23,8 milioni (- € 14,1 milioni nel 2011/12).
La struttura dei componenti positivi di reddito consolidati totali, comprese le plusvalenze e i proventi finanziari, pari a € 145 milioni, nel corso del 2012/2013, mostra una maggiore dipendenza dalle plusvalenze, che incidono per il 35 % rispetto al 24 % del 2011/2012. L’ammontare totale dei componenti positivi di reddito consolidati, comprese le plusvalenze e i proventi finanziari, risulta in aumento del 13,6 %, rispetto ai 127,6 milioni di euro del periodo precedente e rappresenta un record per il Benfica SAD.
Invero, il fatturato netto pari a € 88,3 milioni evidenzia un decremento del 3%.
Secondo, la classifica “Football Money League” della Deloitte, il Benfica risulta al 26° posto, per fatturato netto, con 109,2 milioni di Euro. Tuttavia, in tale classifica non è specificato, a quale società del Gruppo si riferisca tale risultato.
L’indebitamento finanziario è aumentato e per reperire mezzi finanziari il Benfica ricorre alla vendita di quote di partecipazione sui diritti economici (esclusi i diritti sportivi) dei calciatori ad un fondo comune di investimento mobiliare.
Lo stadio di proprietà è tra le cause principali dell’indebitamento elevato, che genera oneri finanziari elevati
La stagione 2012/2013, dal punto di vista sportivo, è stata positiva. Il Benfica, nelle competizioni europee, dopo aver disputato la fase a gironi di Champions League, ha raggiunto la finale di Europa League, sconfitto dal Chelsea FC, che ha vinto il trofeo. In campionato il Benfica ha conquistato il secondo posto ed ha guadagnato l'accesso diretto alla fase a gironi della Champions League 2013/2014. Ha disputato la semifinale della Coppa di Lega e ha perso la finale della Coppa del Portogallo col Vitoria Guimaraes.

Il Gruppo.

“Sport Lisboa e Benfica-Futebol S.A.D.” è una società quotata in borsa, che ha partecipazioni in altre cinque società: Benfica Estádio – Construção e Gestão de Estádios, SA (100%), che si occupa della gestione, della costruzione, dell'organizzazione, della pianificazione e dello sfruttamento economico delle infrastrutture sportive; Clinica do SLB, Lda (50%), che si occupa della fornitura di servizi medici; Benfica TV, SA (100%), che si occupa della relativa televisione; Benfica Stars Fund (15%), che è un particolare fondo di investimento mobiliare; Benfica Seguros, Lda (2%), che svolge l’attività nel settore assicurativo.
Benfica Stars Fund è un fondo comune di investimento mobiliare chiuso. Tale fondo è gestito da “ESAF – Espírito Santo Fundos de Investimento Mobiliário, SA”. L'obiettivo del Fondo è quello di fornire ai partecipanti l'opportunità di accedere ad un portafoglio di attività costituito da un insieme di "diritti economici", che consistono nel diritto di partecipare, in percentuale, ai proventi derivanti dalla vendita o dal prestito a titolo oneroso dei diritti sportivi di calciatori di proprietà del Benfica. Ad esempio, tale fondo al 30 giugno 2013 possedeva il 20% di Óscar Cardozo per € 4 milioni, il 24% di Rodrigo per € 3,6 milioni, il 15% di Gaitán per € 2.025.000 e il 10% di Ezequiel Garay per un valore di € 1.175.000. Il totale di queste partecipazioni in portafoglio risulta essere pari a € 28.625.000.



Dalla fine di giugno del 2009, il gruppo è proprietario di uno stadio di 65.000 posti a sedere. Oltre la società “Benfica Estádio, SA”, dal giugno 2013, anche “Benfica TV, SA” è inclusa nel perimetro di consolidamento.

La proprietà.

Il club “Sport Lisboa e Benfica”, che ha emesso le azioni collocate in borsa è detentore del 40% delle azioni di “Sport Lisboa e Benfica-Futebol SAD”. Tali azioni sono denominate azioni di categoria A e detengono dei diritti speciali rispetto alle altre categorie di azioni, come ad esempio il diritto di veto su operazioni straordinarie. Al 30 giugno 2013, il club deteneva indirettamente un altro 27,38%: il 23,64% tramite “Sport Lisboa e Benfica, SGPS, SA”, che è la holding del gruppo e il resto tramite gli amministratori, tra cui Rui Manuel César Costa che detiene lo 0,04%. Notevole è anche la quota di Banco Espírito Santo, SA, pari al 7,97%.

La continuità aziendale.

I Revisori di KPMG & Associados, al punto 8 della loro relazione al bilancio consolidato, hanno richiamato l’attenzione sul fatto che, al 30 giugno 2013, risulta un patrimonio netto consolidato negativo per € 23.809.428. Inoltre, i crediti verso “Sport Lisboa e Benfica” e “Sport Lisboa e Benfica SGPS , SA”, pari ad € 52.252.111, sono a lungo termine e per i debiti verso gli enti creditizi in scadenza, il Consiglio ritiene probabile che saranno rinnovati oltre il 30 Giugno 2014 .
I Revisori hanno richiamato l’attenzione anche sul fatto che il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale, la quale dipende dal sostegno finanziario degli azionisti, e dal mantenimento e rafforzamento delle linee di credito concesse dagli Enti Creditizi, e dal successo delle operazioni future, che sono condizionati dai risultati sportivi e dalla realizzazione delle plusvalenze.
Il Consiglio di Amministrazione, in riferimento al dispositivo di cui all’articolo 35 del “Código das Sociedades Comerciais”, riguardante la situazione di “perdita di metà del capitale”, ritiene che sia possibile migliorare gradualmente la situazione con gli utili dei prossimi anni, migliorando il reddito operativo , con la presenza costante in Champions League, il controllo dei costi e le plusvalenze. Per quanto sopra, il bilancio consolidato è stato redatto sulla base del presupposto della continuità aziendale. Ma, la continuità aziendale, ossia la capacità di onorare gli impegni nel futuro dipende dal sostegno finanziario dei soci e dai risultati delle misure di gestione di cui si è detto.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto consolidato, come già scritto, presenta un valore negativo di € 23.809.428. Nel 2011/12, il patrimonio netto era negativo per € 14.152.633. Il deterioramento di € 9.656.795 è dovuto alla perdita dell’esercizio pari a € 10.393.584 e alla variazione della riserva per il fair value relativo agli strumenti derivati.
Nel primo trimestre 2012/13, la situazione del patrimonio netto negativo è stata sanata grazie alle plusvalenze realizzate con le cessioni di Witsel allo Zenit per € 40 milioni e Javi Garcia al Manchester City per € 20 milioni, che hanno permesso di ristabilire un patrimonio netto positivo, ma al 30 giugno 2013 è ridiventato negativo. Come già descritto sopra, gli Amministratori sperano di migliorare la situazione. A questo punto diventa strategica la presenza costante in Champions League, si aggiunga che il Benfica ha un ottimo ranking.

L’Indebitamento Finanziario Netto.



L’indebitamento finanziario lordo, considerando anche gli strumenti finanziari derivati, ammonta a € 290,1 milioni (€ 281,3 milioni nel 2011/12), di cui € 162,6 milioni (€ 172 milioni nel 2011/12) a breve termine e € 11,7 milioni (€ 12,8 milioni nel 2011/12) per derivati per copertura dal rischio di variazione del tasso di interesse.
Poiché le disponibilità liquide sono pari a € 395 mila (€ 3,3 milioni nel 2011/12), l’indebitamento finanziario netto ammonta a € 289,7 milioni. L’importo maggiore dei debiti finanziari riguarda i debiti bancari per € 134,9 milioni (€ 109,5 milioni nel 2011/12), di cui € 67,1 milioni (€ 34,6 milioni nel 2011/12) a breve termine. In aggiunta, ci sono debiti per “Commercial Paper” pari a 28,6 milioni (€ 32,5 milioni nel 2011/12), prestiti obbligazionari pari a € 93,2 milioni (€ 89,6 milioni nel 2011/12), debiti per factoring per € 33,3 milioni (€ 37 milioni nel 2011/12).
Il debito bancario della società “Benfica Estádio” ammonta a circa € 63.582.370 (€ 69 milioni nel 2011/12). La banca maggiormente esposta è il Banco Espírito Santo, che è anche socio del Gruppo.
I crediti per la vendita di calciatori sono allocati tra i crediti verso clienti. L’importo complessivo ammonta a circa € 36,7 milioni (€ 50,6 milioni nel 2011/12). Il maggior credito del Benfica è nei confronti del Real Madrid e ammonta a € 17,5 milioni (€ 32,5 milioni nel 2011/12) e riguarda le cessioni di Fábio Coentrão e Di María. Per la cessione di Roberto al Real Zaragoza, il Benefica vanta un credito di € 6 milioni verso “BE Plan”.
I debiti da calciomercato, allocati tra i debiti verso fornitori, ammontano a € 46,6 milioni (€ 57,8 milioni nel 2011/12), di cui € 7,6 milioni (€ 24,2 milioni nel 2011/12) a lungo termine. L’importo maggiore dei debiti riguarda SC Heerenveen per € 5.878.714.
Il saldo tra crediti e debiti da calciomercato è negativo per € 9,9 milioni (- € 7,2 milioni nel 2011/12).
Dal punto di vista gestionale, il rapporto tra indebitamento finanziario netto e EBITDA, pari a € 48,1 milioni, risulta elevato, perché ammonta a € 6,03.
Anche per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, l’indebitamento finanziario netto unitamente al saldo da calciomercato risulta elevato, perché, anche non considerando il debito da stadio, il rapporto risultante è di 2,5.

Altri debiti e contenziosi.

Il Gruppo risulta debitore nei confronti delle terze parti, titolari di una percentuale sui diritti economici dei calciatori, per € 35,6 milioni (€ 16,8 milioni nel 2011/12), di cui circa € 6,8 milioni nei confronti di Benfica Stars Fund. Tali debiti sono allocati nella voce altri debiti, che complessivamente ammonta a € 58,2 milioni (€ 38 milioni nel 2011/12). Tra tali debiti vengono allocati anche i debiti verso il personale. I debiti verso il personale, come i premi ad obiettivo, vengono pagati entro il 5 del mese successivo. Pertanto, il saldo al 30 giugno 2013, pari a € 2.300.532 (€ 3,5 milioni nel 2011/12), si riferisce all’ultimo mese. A tale saldo bisogna aggiungere un debito di € 2.284.927 per i premi, ferie.
Esistono dei contenziosi che, in base al parere dei consulenti legali, non determinano la necessità di rimpinguare i fondi rischi già iscritti in bilancio, che complessivamente ammontano a € 6.136.310. I fondi rischi accantonati riguardanti problematiche fiscali per accertamenti ammontano a € 2.824.511, mentre quelli riguardanti problemi di natura interpretativa delle norme sono stati accantonati per € 1.279.784. Inoltre, per le problematiche della società “Benfica Estádio” risultano accantonati € 1.432.015. Per gli altri contenziosi risultano accantonati € 600.000.

Il Valore delle strutture.

Il totale dell’attivo ammonta a € 416.671.199; mentre nel 2011/12 era pari a € 411.920.850. Le immobilizzazioni materiali, pari a € 160,9 (€ 157,7 milioni nel 2011/12), incidono per il 38,6% sul totale dell’attivo. I principali beni riguardano lo Stadio “Estádio do Sport Lisboa e Benfica “ e il “Caixa Futebol Campus”, con relative attrezzature.
Il valore dei terreni è pari a € 35,8 milioni, gli edifici e le altre costruzioni mostrano un valore contabile netto di € 107,7( € 112,9 milioni nel 2011/12). Il costo storico evidenziato in bilancio è di € 162,2 milioni.

Il Valore della Rosa.

Le immobilizzazioni immateriali nette aumentano da € 105 milioni a € 115,8 milioni. Tali immobilizzazioni includono i diritti di utilizzazione del marchio per € 11 milioni (€ 11,4 nel 2011/12), i diritti economici sugli atleti, di cui non si detengono i diritti sportivi, per € 880 mila (€ 1,5 milioni nel 2011/12) e il valore contabile netto della rosa calciatori per € 97,1 milioni (€ 92,1 milioni nel 2011/12).
Gli investimenti effettuati nella rosa ammontano a € 53,7 milioni (€ 47,4 milioni nel 2011/12) e riguardano principalmente Sálvio, Lima, Djuricic, Sulejmani, Markovic, Mitrovic, Steven Vitória e Rojas. Inoltre, tra gli investimenti sono compresi il 15% di Matic e il 50% dei diritti economici di André Almeida. Le cessioni hanno permesso di incassare € 71,6 milioni (€ 44,8 milioni nel 2011/12), tra cui si segnala Witsel ceduto al FC Zenith per € 40 milioni; Javi Garcia ceduto al Manchester City per € 20 milioni. Gli ammortamenti della rosa calciatori sono stati effettuati per € 23,9 milioni (€ 25,7 milioni nel 2011/12) e la svalutazione da impairment test ha inciso per € 5,2 milioni (€ 4,5 milioni nel 2011/12).
Il 15 gennaio 2014, la società “Sport Lisboa e Benfica Futebol SAD” ha annunciato la cessione del calciatore Nemanja Matic alla società “Chelsea Football Club Limited” per l’importo di € 25 milioni.
Il 31 gennaio 2014, la società “Sport Lisboa e Benfica Futebol SAD” ha annunciato di aver raggiunto un accordo con la società “Meriton Capital Limited” per la cessione dei soli diritti economici sui calciatori Rodrigo Moreno Machado e Andre Filipe Tavares Gomes, rispettivamente per il prezzo di € 30 milioni ed € 15 milioni.
Per Rodrigo Moreno Machado, è previsto un bonus di € 10 milioni in relazione al redimento sportive del calciatore. Mentre, per Andre Filipe Tavares Gomes, è previsto che “Sport Lisboa e Benfica Futebol SAD” riceva il 25% della futura eventuale plusvalenza.

I Ricavi.



I ricavi operativi consolidati al 30 giugno 2013, escluse le plusvalenze, sono pari a € 88.305.752
 (€ 91.118.798 nel 2011/12) e hanno registrato un decremento del 3,1%.
Nella stagione 2012/2013, il Benfica ha raggiunto la finale di Europa League, dopo aver partecipato alla fase a gironi della UEFA Champions League, con accesso diretto. I premi ottenuti per la partecipazione alla Champions League ammontano a € 13.884.000, mentre i proventi per la partecipazione all’Europa League sono stati pari a € 6.830.273 €, che includono anche la spartizione delle entrate da botteghino per la finale. Infatti. I dati diffusi dall’UEFA per i premi di Europa League evidenziavano la cifra di Euro 5.770.144, escluso il botteghino della finale. Pertanto il botteghino della finale di competenza del Benefica è stato pari a circa € 1.060.129. Nel dettaglio i premi relativi alla performance dell’Europa League sono stati pari a € 4.500.000, quelli relativi al Market Pool dell’Europa League ammontano a  1.270.144. Nel 2011/12, i ricavi per la partecipazione in Champions League, con i quarti di finale, ammontavano a  € 22,4 milioni.
I ricavi da biglietteria registrano la cifra di € 8,5 milioni (€ 9,4 milioni nel 2011/12), con un decremento del 10,2%. Il botteghino della Champions League ha registrato una diminuzione da € 5.362.919 a € 2.160.849. Il botteghino dell’ Europa League ha registrato ricavi per € 2.330.662.
I ricavi per diritti TV ammontano a € 8,18 milioni (€ 8,46 nel 2011/12) e registrano un decremento del 3,4%.
I ricavi da sponsor e pubblicità diminuiscono da € 17,1 milioni a € 16,9 milioni. Tale voce è composta: per € 12.565.419 (2011/2012: € 12.304.516) da ricavi derivanti da sponsor tecnico e sponsor di maglia (Adidas, PT e Central de Cervejas); per € 1.600.000 (2011/2012: € 1.600.000) da ricavi da “namings rights” e per € 2.754.245 (2011/2012: € 3.189.805) da ricavi da contratti di pubblicità e sponsor vari.
I ricavi da merchandising sono pari a € 3.365.000 (€ 3,2 milioni nel 2011/12).

Il Player Trading.

Il risultato del Player Trading è positivo per € 11,4 milioni. La variazione rispetto all’esercizio precedente è stata positiva per € 13,8 milioni. Nel 2012/13, il Player Trading del Benfica riesce a coprire i costi degli ammortamenti e svalutazioni dei calciatori, che sono diminuiti da € 31.342.780 a € 29.995.373.
Il saldo tra plusvalenze e minusvalenze è positivo per € 41.387.000 (€ 28,9 milioni nel 2011/12). Le plusvalenze ammontano a € 51,5 milioni (€ 30,6 milioni nel 2011/12) e risultano aumentati del 68,2% rispetto al 2011/12. I valori calcolati sono esposti al netto degli importi proporzionali spettanti ai terzi. Le plusvalenze maggiori hanno riguardato la cessione di Witsel al FC Zenit  e Javi Garcia al Manchester City, ma includono anche la vendita di atleti Nolito, Emerson e Yartey rispettivamente ceduti al Celta de Vigo, Trabzonspor e Sochaux, oltre al bonus per la cessione di Di María.

I Costi.

I costi operativi, con esclusione dell’ammortamento delle immobilizzazioni immateriali, ammontano a € 92,6 milioni (€ 83,6 milioni nel 2011/12) e registrano un aumento dello 10,8%.
Il costo del personale è aumentato da € 48,1 milioni a € 50,4 milioni, con un incremento del 4,8%. L’incidenza di tale costo sui ricavi senza plusvalenze è del 57,1% (53% nel 2011/12), abbondantemente in linea col Fair Play Finanziario.
L’EBITDA consolidato ammonta a € 48,1 milioni, mentre nel 2011/12 ammontava a € 46,2 milioni.
L’EBIT, ossia l'utile operativo consolidato, incluse le plusvalenze, per il terzo anno consecutivo risulta positivo ed ammonta a € 7,1 milioni (€ 5,1 milioni nel 2011/12).
A penalizzare il Benfica  sono gli oneri finanziari, dovuti al pesante indebitamento.
La differenza tra proventi e oneri finanziari è negativa per € 17,8 milioni, nel precedente esercizio era per € 16,9 milioni. Gli oneri finanziari sono sostanzialmente stabili a 22,7 milioni di euro.
Il risultato prima delle imposte è negativo per € 10,7 milioni, nel 2011/12 era negativo per € 11,8 milioni.
Il risultato netto consolidato presenta una perdita di circa € 10,4 milioni, mentre nell’esercizio precedente la perdita era di circa € 11,7 milioni.

Conclusioni.

Gli Amministratori del Benfica a proposito del “rischio” legato al rispetto delle norme sul Fair Play Finanziario, hanno evidenziato solamente che nella sostanza il Regolamento UEFA richieda l’assenza di debiti scaduti verso calciatori, club e verso il Fisco e le Autorità e il requisito del break-even, perciò hanno concluso affermando che, “attualmente, il Benfica SAD ha ottenuto la licenza per partecipare alle competizioni europee per la stagione 2013/2014 e soddisfa i principali criteri del Financial Fair Play”.


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