sabato 16 gennaio 2016

Bilancio Chelsea 2014/15: in perdita per £ 23,1 milioni.



Luca Marotta


Il comunicato stampa che ha annunciato i risultati economici e finanziari del Chelsea, relativi alla stagione 2014/15 (vedasi: http://www.chelseafc.com/news/latest-news/2015/11/financial-results-announced-with-ffp-compliance-maintained.html), ha fatto riferimento al consolidato di Chelsea FC plc, che si analizzerà di seguito.

“Chelsea FC plc” è una società “sub-holding” del gruppo cui fa capo il “Chelsea Football Club”. Il gruppo ha come holding “Fordstam Limited” e come controllore di ultima istanza Roman Abramovich.
Chelsea FC plc, ha chiuso il bilancio consolidato al 30 giugno 2015 con un risultato negativo di £ 23,068,000, pari a circa € 32,3 milioni (cambio: £1 =  €1,4018). Il bilancio al 30 giugno 2014, si era chiuso con un risultato netto positivo pari a £ 18,4 milioni, mentre nel 2012-2013 si era registrata una perdita di £ 49.440.000 e nel 2011-2012 era evidenziato un utile netto di £ 1.378.000.

Il fatturato risulta diminuito da £ 319,8 milioni a £ 314,3 milioni (€ 440,5 milioni), la riduzione è dovuta principalmente a minori ricavi da Broadcasting a causa dell’andamento in Champions League meno brillante rispetto alla stagione precedente.

Per quanto riguarda l'introduzione delle regole UEFA sul Fair Play Finanziario, dalla stagione 2011/2012, gli Amministratori hanno dichiarato che rappresenta una sfida importante. La squadra di calcio ha bisogno di coniugare il successo sportivo sul campo con i dettami di questo nuovo regime.

Grazie al supporto della proprietà, l’indebitamento finanziario netto è assente, il Patrimonio Netto è positivo, ma la continuità aziendale continua ad essere garantita dall’azionista di riferimento.

Dal punto di vista sportivo, nel 2014/15 il Chelsea ha vinto la Premier League (2013/14: terzo posto) e la Capital One Cup (2013/14: quarti di finale); è stato eliminato agli ottavi di Champions League (2013/14: semifinalista), ha raggiunto il quarto turno in FA Cup (2013/14: il 5° turno).

La continuità aziendale.

Gli Amministratori hanno scritto che “Chelsea FC plc” fa affidamento sul continuo supporto finanziario della capogruppo “Fordstam Limited”. La società ha ricevuto conferma dalla capogruppo, che verranno forniti fondi sufficienti per finanziare l'attività per il prossimo futuro. Pertanto, gli Amministratori, nella preparazione del bilancio, hanno adottato il principio della continuità aziendale.
Invero, durante il 2014/15, la capogruppo “Fordstam Limited”, supportata dal proprietario finale, Mr Roman Abramovich, ha sottoscritto un aumento di capitale di n. 1.350.000 azioni del valore nominale di £ 0,01 al prezzo di £ 20. L’apporto della proprietà è stato di £ 27.000.000 (£ 54.000.000 nel 2013/14).

Il Patrimonio Netto.

Il patrimonio netto è positivo per £ 375,5 milioni (€ 526,4 milioni) e risulta in aumento rispetto al dato dell’esercizio precedente, che era positivo per £ 370,6 milioni. La variazione positiva di £ 4,9 milioni è dovuta, come già scritto, principalmente a causa di un’operazione di aumento di capitale per circa £ 27 milioni, derivante dal collocamento di 1.350.000 azioni a £ 20, che ha determinato un aumento del capitale sociale per £ 13.000 e un aumento della riserva da sovrapprezzo azioni per £ 26.987.000. Ovviamente sulla variazione ha esercitato i suoi effetti anche il risultato dell’esercizio negativo per £ 23,1 milioni. Il Patrimonio Netto finanzia il 68,3% dell’attivo.



L’indebitamento.

Il bilancio consolidato al 30 giugno 2015, mostra una posizione finanziaria netta positiva per £ 5,3 milioni (€ 6,3 milioni). Determinata da disponibilità liquide per £ 830 mila (€ 1,16 milioni) e crediti verso controllate per £ 4,5 milioni. Non esistono debiti finanziari.
Se considerassimo la struttura del gruppo fino al livello di “Chelsea FC plc”, potremmo affermare che l’assenza di debiti finanziari è frutto della scelta, di finanziarsi con apporti di capitale, tuttavia nella controllante “Fordstam Limited”, almeno fino al 2013/14, l’azionista ha preferito rimanere “creditore del gruppo” per i finanziamenti necessari agli apporti di capitale da destinare alle società controllate.
Nel 2013/14 la posizione finanziaria netta era positiva per £ 25.004.000.
L’entità dell’indebitamento finanziario netto, cui bisogna aggiungere il saldo tra debiti e crediti da calciomercato, è conforme al regolamento del Fair Play Finanziario in quanto inferiore ai ricavi.
I debiti con durata inferiore all’esercizio successivo ammontano a £ 156,8 milioni (€ 219,8 milioni), mentre nel  2013/14 erano pari a £ 169,5 milioni. Questi debiti comprendono i ricavi anticipati per abbonamenti relativi alla stagione 2015/16 per l’importo di £ 43,2 milioni (£ 41,8 milioni nel 2013/14) e altri ricavi anticipati per £ 52,1 milioni (£ 40,1 milioni nel 2013/14) .
I debiti commerciali nel complesso sono pari a £ 59,7 milioni (£ 103,9 milioni nel 2013/14), di cui £ 42,4 milioni, hanno scadenza entro l’esercizio successivo.
I debiti tributari e previdenziali ammontano a £ 13,6 milioni, mentre nel 2013/14 erano pari a £ 13,9  milioni.
La voce Altri debiti aumenta da £ 2,6 milioni a £ 5,4 milioni.
I debiti a lungo termine riguardano principalmente debiti commerciali da player trading.

L’INDICE DI INDEBITAMENTO
Il rapporto tra patrimonio netto e il totale delle passività determina l’indice di indebitamento. Tale valore deve muoversi all’intorno di 1. Nel caso in questione, l’indice di indebitamento è pari a 2,16.
Infatti, l’equity ratio è molto alto ed è pari a 68,3%. Il ricorso al capitale di terzi è inferiore all’apporto di mezzi propri.

La struttura dell’attivo patrimoniale.

Il totale dell’attivo ammonta a £ 549,7 milioni (£ 573 milioni nel 2013/14) e risulta in diminuzione del 4,1%.
Al 30 giugno 2015, le attività non correnti rappresentano il 75,2% (72,3%  nel 2013/14) del totale dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 413,6 milioni (£ 414 milioni nel 2013/14).
Si è verificato un decremento dello 0,1%.
Le immobilizzazioni immateriali nette, rappresentano il 41,2% dell’attivo e risultano diminuite da £ 230,2 milioni a £ 226,5 milioni. La voce avviamento risulta pari a zero (£ 636 mila nel 2013/14). L’evidenziazione dell’avviamento fu dovuta all’acquisizione del 31 gennaio 2012 del 100% di Chelsea Digital Media Limited.
Le immobilizzazioni materiali, rappresentano il 34% dell’attivo e ammontano a £ 187,1 milioni; nel 2013/14 erano pari a £ 183,8 milioni. L’importo investito nel 2014/15 è stato di £ 12,1 milioni e come nel 2013/14, la maggior parte degli investimenti effettuati, riguardano il miglioramento delle strutture dello Stamford Bridge e del campo di allenamento a Cobham. Come nel 2013/14, sono stati capitalizzati costi finanziari per £ 2.003.000.
Le attività correnti rappresentano il 24,8% dell’attivo e ammontano complessivamente a £ 136 milioni, con un decremento del 14,4% rispetto all’esercizio precedente.
Le disponibilità liquide diminuiscono da £ 19,9 milioni a £ 830 mila.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ TOTALE
Il rapporto tra attività totali e debiti totali determina l’indice di solvibilità totale. Un club è solvibile quando il totale dell’attivo è superiore al totale dei suoi debiti. Quanto maggiore risulta tale indice, tanto più il club è solvibile. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità totale è pari a 3,16, ciò vuol dire che il club possiede dei beni il cui valore, in base ai criteri di valutazione adottati, è abbondantemente in grado di pagare i debiti.

L’INDICE DI SOLVIBILITA’ CORRENTE
Il rapporto tra attività correnti e passività correnti determina l’indice di solvibilità corrente. Tale indice serve a verificare se l’attivo corrente sia in grado di pagare i debiti a breve. Nel caso in questione, l’indice di solvibilità corrente è pari a 0,87, ciò vuol dire che l’attivo a breve non sarebbe in grado di pagare i debiti a breve.

Il Valore della Rosa.

Al 30 giugno 2015, il valore contabile netto della rosa calciatori ammonta a £ 223,2 milioni (€ 225,9 milioni) e risulta in diminuzione di £ 2,67 milioni. La variazione è stata causata da investimenti per £ 93,57 milioni, cessioni per un valore netto contabile residuo di £ 26,86 milioni, ammortamenti per £ 69,36 milioni.



In base ad una valutazione effettuata, la rosa del Chelsea al 30 giugno 2015 avrebbe un valore di mercato pari a £ 349,7 milioni (£ 352.950.000 al 30.06.2014; £ 272,2 milioni al 30.06.2013 e £ 278.5 milioni al 30.06.2012).

Dopo la chiusura dell’esercizio sono stati acquistati 8 calciatori  con un costo iniziale di £ 69.052.000 (£ 62.997.000 nel 2013/14) e sono stati ceduti 6 calciatori con un profitto di £ 21.285.000 (£ 19.602.000 nel 2013/14). Inoltre sono stati incassati dei bonus, relativi a cessioni dei precedenti esercizi per £ 5.686.000.

Il Fatturato.



Il fatturato consolidato netto, per l’esercizio chiuso al 30 giugno 2015, risulta pari a £ 314,3 milioni. Il fatturato netto del 2013/14 era pari a £ 319,8 milioni. La diminuzione del fatturato, rispetto all’esercizio precedente, è stata di £ 5,5 milioni, ossia dell’1,7%. In ogni caso il fatturato 2014/15 rimane il secondo migliore nella storia del club.
I Ricavi Media, come per tutti i club della Premier League, sono rilevanti, ma diminuiscono del 3,1%, da £ 139,8 milioni a £ 135,6 milioni (€ 190 milioni). La differenza è dovuta principalmente ai ricavi da UEFA Champions League. In base ai dati UEFA, al Chelsea per il 2014/15 spettavano Euro 39.230.000; mentre nel 2013/14, Euro 43.391.000.
I ricavi commerciali diminuiscono a £ 107,9 milioni da £ 108,9 milioni.
I ricavi da gare (“match day”) diminuiscono dello 0,3%, da £ 71,019,000 a £ 70,778,000.
Il settore dei ricavi da match day è rimasto praticamente invariato.



Le Spese operative.

Le spese operative ordinarie ammontano complessivamente a £ 378 milioni (£ 349,2 milioni nel 2013/14) e registrano un incremento di £ 28,8 milioni pari all’8,3%.
Non sono evidenziati componenti straordinari di reddito operativo per circa £ 16,8 milioni (£ 16,8 milioni nel 2013/14).
Tra gli altri costi operativi si segnala l’ammortamento delle immobilizzazioni dei costi di registrazione dei calciatori ammontante a £ 69,4 milioni (£ 72,4 milioni nel 2013/14), in diminuzione del 4,1%. L’ammortamento delle immobilizzazioni materiali è stato di 9,2 milioni di sterline (£ 8,3 milioni nel 2013/14). L’ammortamento dell’avviamento è stato pari a £ 93 mila.

Il Costo del Personale.

Il costo del personale ammonta a £ 215,6 milioni e registra un incremento del 13,2% rispetto ai 190,6 milioni di sterline del 2013/14. L’incidenza del costo del personale sul fatturato, senza plusvalenze, è pari al 68,6% (59,6% nel 2013/14), nel limite del 70%, auspicato dal Regolamento UEFA sul Fair Play Finanziario. Il costo del personale riguarda 681 unità (669 nel 2013/14) di cui 92 appartenenti alla gestione sportiva (giocatori e staff compreso).
Nel 2013/14, il costo del personale comprendeva anche un componente positivo straordinario di £ 2.132.000.
La regola sul contenimento dei costi del personale della Premier League, stabilisce che il costo del personale di un club di Premier League può aumentare annualmente solo di 4 milioni di sterline, attingendo ai fondi provenienti dalla Premier League, ossia i diritti TV. Nel caso in cui tale limite fosse superato, l'eccedenza deve essere finanziata da fondi diversi, come i ricavi commerciali.
Nel caso del Chelsea, risulterebbe un aumento di £ 25 milioni.

Il “Costo del Fattore Lavoro”, dato dalla somma del costo del personale e degli ammortamenti della rosa calciatori, è pari a £ 285 milioni.
Il “Costo del Fattore Lavoro” incide sul fatturato netto per il 90,7%. Quindi ogni 100 sterline che si fatturano, ne vengono destinate 90,7 al personale.

Player Trading.



La differenza tra plusvalenze e minusvalenze realizzate con le cessioni di calciatori è positiva per £ 42 milioni (£ 65,1 milioni, nel 2013/14).

Questo risultato positivo è dovuto principalmente alle cessioni del difensore Romelu Lukaku all’Everton, Andre Schurrle al Wolfsburg, Ryan Bertrand al Southampton e Thorgan Hazard al Borussia Moenchengladbach.

L’importo realizzato con le plusvalenze non è sufficiente a coprire gli ammortamenti pari a £ 69,4 milioni e pertanto la gestione del “player trading è in perdita per £ 27,3 milioni.

Il “Break-even result”.

Al 30 giugno 2015, il risultato prima delle imposte è negativo per £ 22.656.000 (€ 31,7 milioni).
Al 30 giugno 2014, il risultato prima delle imposte era positivo per £ 18.906.000; mentre al 30 giugno 2013, il risultato prima delle imposte era negativo per £ 50.712.000.
Ai fini del calcolo del Break-even Result, occorre esprimere gli importi in Euro e bisogna considerare il cambio medio dell’esercizio e non quello alla data di chiusura del bilancio.
Il Chelsea potrebbe escludere dal calcolo le spese per il settore giovanile, gli ammortamenti che non riguardino la rosa dei calciatori, le spese per lo sviluppo della comunità.
Nel 2014/15, il Chelsea ha destinato £ 3.142.905 per le sue azioni caritatevoli ( £ 2.886.186 nel 2013/14).

Conclusioni.


In sintesi il 2014/15, mostra un lieve calo del fatturato con una perdita di esercizio nonostante il successo in Premier League. Tra i fattori che hanno determinato la perdita si possono citare l’aumento del costo del personale di £ 25 milioni; le minori plusvalenze e la performance in Chempions League. 

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