mercoledì 18 aprile 2018

Paris Saint-Germain 2016/17: perdita di 18.8 milioni e fatturato in calo a 503 milioni di Euro.




Luca Marotta


I conti 2016/17 del Paris Saint-Germain evidenziano una perdita netta di 18,8 milioni di Euro con un fatturato in calo di 39,3 milioni da € 542,4 milioni a € 503 milioni.
Dalla semplice osservazione dei numeri il calo del fatturato potrebbe essere una delle cause della perdita unitamente alla considerazione che mentre i costi operativi sono diminuiti del 2,2%, in misura meno che proporzionale alla riduzione del fatturato. A determinare la riduzione del fatturato ha contribuito il peggioramento delle prestazioni sportive, che si è tradotto in una diminuzione dei ricavi televisivi per competizioni europee.

Il fatturato continua a beneficiare di enormi “contribuzioni” / sponsorizzazioni e, seppur in misura nettamente inferiore agli esercizi precedenti, e della partecipazione alla Champions League. Il bilancio 2016/17 segna il ritorno alla perdita di esercizio dopo due esercizi consecutivi chiusi in utile.
Il dati dell’esercizio 2015/16 evidenziavano un utile di esercizio per 10,6 milioni di Euro; quelli del 2014/15 un risultato netto positivo per 10,38 milioni di Euro.

Il Paris Saint-Germain Football SASP è una società per azioni sportiva professionistica, con un Capitale Sociale di € 24.000.000, in precedenza il Capitale era di 4.000.000, poiché, in data
23/12/2016, si è verificato un aumento di capitale.

La società di calcio parigina è controllata da Qatar Sports Investments. Il Presidente del consiglio di Amministrazione è A.Al-Khelaifi, il Direttore generale delegato è Jean-Claude Blanc. Nel consiglio di Amministrazione figurano: Sophie FERLET (amministratore di Société d'exploitation sports et événements); Mohammad AL-SUBAIE (Executive Director of Commercial Affairs beIN MEDIA GROUP ed è membro del consiglio di amministrazione di Qatar Sports Investments (QSI), di Qatar Tennis Federation, nonché membro “Sports Media Committe” sotto il comitato olimpico del Qatar); Yousif AL OBAIDLI (Deputy CEO di beIN MEDIA GROUP e Presidente di beIN SPORTS France, Americhe e Asia-Pacifico. Inoltre, è il segretario generale della Qatar Tennis Federation, membro del consiglio di Qatar Sports Investments e membro del consiglio di amministrazione del del PSG Handball Club.)

Di seguito si farà riferimento ai dati forniti dalla “DIRECTION NATIONALE DU CONTRÔLE DE GESTION” della Ligue de Football Professionnel, che non sono altro che i dati “aggregati” di “Paris Saint-Germain Football SASP”; PSG Merchandising; “Association Paris Saint-Germain FC”, che ha per oggetto la gestione del settore amatoriale del club;  “SOCIETE D'EXPLOITATION SPORTS ET EVENEMENTS (S.E.S.E.)”, che si occupa di gestione impianti sportivi; “PSG HANDBALL” e “SNC TRAINING CENTER”.
L’utilizzo del termine “dati aggregati”, è giustificato dal fatto che non si è in presenza di un vero e proprio bilancio consolidato. Tuttavia, la D.N.C.G., nel suo rapporto, ha valutato i “dati aggregati” del bilancio della SASP con quello dell’Association, di PSG Merchandising, di “S.E.S.E.”, “PSG HANDBALL” e “SNC TRAINING CENTER”. che sono pubblicati e accessibili a tutti e in forma sintetica.

Dal punto di vista sportivo l’esercizio 2016/17 è stato caratterizzato dal conseguimento del secondo posto in “Ligue 1” con 87 punti, dietro l’AS Monaco; dal successo nella “Coupe de la Ligue”, con la vittoria in finale per 4 a 1 contro l’AS Monaco; dal successo  nella “Coupe de France” , con la vittoria in finale per 1 a 0 contro l’ “Angers sporting club de l'Ouest”  e dal raggiungimento degli ottavi di finale di Champions League, con l’eliminazione subita contro il  Barcellona, dopo la “remuntada”.

L’accordo con il CFCB dell’UEFA e l’uscita dal regime di settlement agreement.

Il 16 maggio 2014 il PSG raggiunse un accordo con il Club Financial Control Body dell’UEFA.
Il giorno 11 settembre 2015 il Club Financial Control Body dell’UEFA revocò una serie di restrizioni imposte.
Il 21/04/2017 la Club Financial Control Body Investigatory Chamber ha confermato che il Paris Saint-Germain ha pienamente rispettato tutti i requisiti e l'obiettivo generale dell’accordo di settlement agreement. Di conseguenza, ha abbandonato il regime di settlement.

Il Patrimonio Netto.



Il patrimonio netto, al 30 giugno 2017 è positivo per Euro 77,92 milioni; mentre, al 30 giugno 2016, era positivo per € 64,5 milioni e al 30 giugno 2015, era positivo per € 54,2 milioni.
La variazione corrisponde alla perdita di esercizio e all’aumento di capitale.
Il regolamento UEFA del Financial Fair Play, considera la regola del Patrimonio Netto non negativo come uno degli indicatori fondamentali; in particolare l’esistenza di un patrimonio netto negativo deteriorato è considerata come violazione del Regolamento stesso. Il PSG non ha problemi sotto questo punto di vista.
I mezzi propri finanziano il 12,6% dell’attivo; nell’esercizio precedente il 10,7%.

La Posizione Finanziaria Netta.

Considerando il finanziamento soci, la posizione finanziaria netta risulta negativa per Euro 98,1 milioni, mentre nel 2015/16 era negativa per 97,6 milioni di Euro.
Nel 2014/15 la posizione finanziaria netta era negativa per Euro 91,6 milioni; nel 2013/14 era positiva per Euro 2,1 milioni e nel 2012/13 era positiva per 17,5 milioni di Euro. Nel 2011/12 era negativa per € 138,7 milioni. Il finanziamento soci (“Comptes courants d’actionnaires”) dminuisce da € 203,6 milioni a € 186,2 milioni. I prestiti effettuati dai soci finanziano il 30% dell’attivo (il 33.7% nel 2015/16). I debiti finanziari sono trascurabili, perché pari a circa mille Euro (1,3 milioni nel 2015/16). Le disponibilità liquide diminuiscono da € 107,3 milioni a € 88,12 milioni.
Ai fini del Financial Fair Play bisogna considerare anche il saldo tra debiti e crediti per la compravendita di calciatori. Tale saldo è negativo per 41 milioni di Euro circa; mentre, nel 2015/16 era negativo per € 69,1 milioni. I debiti per l’acquisto di calciatori ammontano a circa € 72,48 milioni (€ 76,82 milioni nel 2015/16). I crediti per le cessioni dei calciatori ammontano a € 31,45 milioni (€ 7,72 milioni nel 2015/16).
Quindi, considerando i debiti verso i soci e il saldo tra crediti e debiti per la compravendita di calciatori, l’indebitamento finanziario resta inferiore al fatturato netto, anche non considerando gli “altri ricavi”.
Il Valore della Rosa.
Le immobilizzazioni immateriali relative ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori sono pari a € 186,2 milioni (€ 193,1 milioni nel 2015/16).
La campagna trasferimenti 2016/17 ha registrato tra i principali acquisti: Julian Draxler (VfL Wolfsburg); Gonçalo Guedes (Benfica); Grzegorz Krychowiak (FC Siviglia); Jesé (Real Madrid); Giovani Lo Celso (CA Rosario); Thomas Meunier (Club Bruges).
Tra i calciatori ceduti figurano: David Luiz (Chelsea); Lucas Digne (FC Barcellona); Benjamin Stambouli (FC Schalke 04) oltre alla cessione di Zlatan Ibrahimovic per fine contratto, che forse ha inciso sulla riduzione del costo del personale col venir meno del suo ingaggio notevole.
L’incidenza sul totale dell’attivo, che è pari a € 620,1 milioni (€ 604,1 milioni nel 2015/16), è del 30% (32% nel 2015/16).
Il Conto Economico.
A differenza degli altri esercizi, nel 2016/17, il fatturato netto è diminuito del 7,3%, mentre i costi operativi sono diminuiti del 2,2%, in misura in misura meno che proporzionale alla riduzione del fatturato alla riduzione del fatturato. Nel 2015/16 il fatturato netto era aumentato del 12,1%, in misura meno che proporzionale all’aumento dei costi operativi (15,4%).
Il Fatturato.
Il fatturato, con esclusione delle plusvalenze, ammonta a 503 milioni di Euro (€ 542,4 milioni nel 2015/16). Invece, secondo la classifica della Deloitte “Football Money League” il fatturato è stato pari a Euro 486,2 milioni (€ 520,9 milioni nel 2015/16), molto probabilmente, la differenza può essere dovuta ai dati aggregati considerati dalla DNCG. In ogni caso il fatturato supera la soglia dei 450 milioni di Euro e si colloca al settimo posto dietro club come Manchester United, Real Madrid, Barcellona, Bayern Munchen e Manchester City e scende di sotto la soglia dei 500 milioni di Euro.
Al 30/06/2015 il fatturato era pari a 480,8 milioni di Euro. Al 30/06/2014, il fatturato era pari a € 474,2 milioni. Al 30/06/2013, il fatturato segnava la cifra di € 399,5 milioni; nel 2011/12 era pari a € 222.387.000, mentre al 30/06/2011 era pari a € 100,9 milioni.
I ricavi da cessione diritti audiovisivi risultano pari a € 121,95 milioni (€ 123,98 milioni nel 2015/16), con un’incidenza del 24,2% (22,9% nel 2015/16) sul fatturato netto. Il decremento è stato di 2,03 milioni di Euro.
I ricavi televisivi per competizioni europee rappresentano il 47,2% dei ricavi media totali. Precisamente, dal rapporto della DNCG, risultano, i seguenti dati: € 57,6 milioni per le competizioni europee (€ 70,3 milioni nel 2015/16); € 57,6 milioni per la “Ligue 1” (€ 47,1 milioni nel 2015/16) e 6,8 milioni di Euro per altri diritti audiovisivi (€ 6,6 milioni nel 2015/16).
Invero, dai dati di ripartizione dei proventi della UEFA Champions League ha determinato, a titolo provvisorio, pubblicati dall’UEFA risultano ricavi per Euro 55.313.000 (€70,803,000 nel 2015/16).
Nella Champions League del 2015/16, il Paris Saint Germain realizzò un miglior risultato, raggiungendo i quarti della competizione.
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, i ricavi “Broadcasting” sono pari a € 121,9 milioni (€ 123,1 milioni nel 2015/16) e comprendono € 55,313,000 di ricavi per la partecipazione a competizioni europee (€ 70.803.000 nel 2015/16 con eliminazione ai quarti).
I ricavi da gare diminuiscono da € 43,37 milioni a € 42,44 milioni, con un’incidenza dell’8%.
I ricavi lordi da biglietteria per competizioni europee rappresentano il 23% dei ricavi lordi da biglietteria totali. Precisamente, dal rapporto della DNCG, risultano, i seguenti dati lordi: € 7,1 milioni per le competizioni europee (€ 10,1 milioni nel 2015/16); € 35,3 milioni per le altre (€ 33,2 milioni nel 2015/16).
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, forse a causa della diversa riclassificazione utilizzata, rispetto alla DNCG, i ricavi da gare sono pari a Euro 90,2 milioni (€ 92,5 milioni nel 2015/16).
Secondo il sito transfermarkt (link: https://www.transfermarkt.it/ligue-1/besucherzahlen/wettbewerb/FR1/plus/1?saison_id=2016) la media spettatori del PSG in “Ligue 1” è stata di 45.159 (46.208 nel 2015/16).
I ricavi da sponsor e pubblicità sono pari a Euro 154,16 milioni. Nel 2015/16 era evidenziato un importo di € 149,9 milioni e di € 129,25 milioni nel 2013/14. L’incidenza sul fatturato netto, della voce “Sponsors – Publicité” è solo del 30,6% (27,66% nel 2015/16).
Secondo la classifica della Deloitte “Football Money League”, sempre a causa della diversa riclassificazione utilizzata, i ricavi commerciali sono pari a Euro 274,1 milioni (Euro 305,3 milioni nel 2015/16). Infatti, la classifica della Deloitte, non riporta, la voce relativa agli “altri ricavi”. Per tale motivo,  secondo Deloitte l’incidenza dei ricavi commerciali è del 56%.
Gli altri ricavi (“Autres produits”) ammontano alla cifra di Euro 184,48 milioni, con un’incidenza del 36,7%; mentre nel 2015/16, erano esposti per la cifra di € 225,15 milioni, con un’incidenza del 41,5%. Nel 2011/12 in tale voce era stato allocato l’effetto retroattivo del contratto con l'Autorità del Turismo del Qatar, su cui si è tanto discusso, ai fini della sua rilevanza in termini di Fair Play Finanziario.
Non a caso si è addivenuti alla norma del Regolamento del Fair Play Finanziario che fissa il concetto di “Significant influence”, e di conseguenza la vestizione di parte correlata, ponendo il limite quantitativo in termini percentuali del 30% ai ricavi provenienti da una parte o da più parti aggregate.

Il grafico mostra come l’aumento del fatturato del PSG sia dipeso dagli “altri ricavi” e che dal 2014/15 gli altri ricavi siano diminuiti a fronte dell’incremento complessivo del fatturato netto.



I Costi.

I costi operativi per il 2016/17 sono diminuiti solo del 2,2%, soprattutto a causa della riduzione del costo del personale.
Il totale dei costi operativi diminuisce del 2,2% (+15,4% nel 2015/16) da € 543,51 milioni a € 531,69 milioni.
Il costo del personale diminuisce di 20,2 milioni (-6,9%) da € 292,39 milioni a € 272,17 milioni, con un’incidenza sul fatturato netto, senza plusvalenze, del 54,1%, entro il limite massimo auspicato dal Fair Play Finanziario.

I costi per la gestione dei calciatori (“Les Coûts des mutations”) comprendono sia gli ammortamenti dei diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori che le provvigioni spettanti agli agenti sui trasferimenti. Tale voce aumenta del 13,5%, da € 105,79 milioni a € 120,04 milioni.
Gli altri costi ammontano a € 139,48 milioni (€ 145,33 milioni nel 2015/16) e registrano un decremento di € 5,84 milioni, pari al 4%.

Il Player Trading.



Il saldo economico dovuto alle operazioni dei trasferimenti calciatori è positivo per € 13,75 milioni (€ 7,97 milioni nel 2015/16). Tale voce non riesce a coprire il costo annuale relativo ai diritti pluriennali alle prestazioni dei calciatori, comprensivo del costo degli agenti, pari a € 120 milioni (€ 105,79 milioni nel 2015/16).

Le cessioni con corrispettivo più importanti nel 2016/17 sono state: David Luiz (Chelsea); Lucas Digne (FC Barcellona); Benjamin Stambouli (FC Schalke 04).

La Gestione Finanziaria.

La gestione finanziaria è risultata negativa per € 7,84 milioni, mentre nel 2015/16 è stata negativa per € 90 mila.

La Gestione Straordinaria.

La gestione straordinaria ha registrato un saldo positivo per € 3,34 milioni, mentre nel 2015/16 era esposto un saldo positivo per € 4,15 milioni.

Il punto di pareggio.

Il risultato prima delle imposte è negativo per € 19,41 milioni, mentre nel 2015/16, era positivo per € 10.936.000 e nel 2014/15, era positivo per € 11,7 milioni.

Il risultato aggregato del triennio 2014/15-2016/17, risulterebbe essere positivo, considerando anche il fatto che si dovrebbero anche escludere i costi non rilevanti.

Conclusioni.

Sul Risultato in perdita dell’esercizio 2016/17 ha influito certamente la stagione sportiva non esaltante, che si potrebbe definire al di sotto delle aspettative con il secondo posto il “Ligue 1” e il percorso meno brillante in UEFA Champions League, rispetto alla stagione precedente.
La campagna trasferimenti 2017/18 del PSG, con l’acquisto a valori esorbitanti di  Neymar Jr. e Kylian Mbappé , ha fatto saltare tutti i parametri di riferimento fino ad allora consolidatisi.
Gli ingaggi di Neymar Jr. e Kylian Mbappé riflettono un chiaro desiderio del PSG di riconquistare la superiorità in Francia e di puntare a vincere la Champions League.
Sotto il profilo economico, bisognerà verificare la portata di tali operazioni e soprattutto i ricavi che si potrebbero generare. Inoltre bisognerà considerare l’opinione dell’ UEFA sulla valutazione delle operazioni.

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